Una morte tanto improvvisa quanto dolorosa quella di Arduino Carinci. L'uomo, un quarantunenne di Cassino, marito e padre di due bellissimi bimbi, un maschietto e una femminuccia, era un poliziotto in forze a Palazzo Chigi.
La sua grande passione era la palestra e così, quando rientrava dal lavoro, passava a fare un po' di esercizi per scaricarsi, prima di tornare a casa. Una giornata come tante quella di Arduino, ma qualcosa è andato storto e, mentre era impegnato a svolgere uno dei sui esercizi sulla panca, si è bloccato, forse un malore o problemi a respirare e si è accasciato.
Immediatamente le attività si sono fermate e tutti si sono dati da fare per aiutare Arduino, hanno chiamato subito il 118. Il personale sanitario arrivato sul posto ha praticato il massaggio cardiaco per quasi un'ora senza ottenere il risultato auspicato, per il quarantunenne non c'è stato niente da fare. Intanto, davanti alla palestra, che si trova a pochi metri dal monastero di Santa Scolastica, a Cassino, sono arrivati decine di persone e di ragazzi che abitualmente frequentano la struttura sportiva.
Nessuno voleva crederci, impossibile immaginare che Arduino potesse essere morto proprio mentre faceva palestra, esercizi che svolgeva quotidianamente. Invece la storia ci racconta altro, il poliziotto è morto. Quando sono arrivati i familiari è calato il silenzio. Poco prima erano giunti sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Cassino coordinati dal capitano Ivan Mastromanno. La moglie e gli anziani genitori sono stati informati e le urla di dolore hanno rotto con violenza quel silenzio. Decine di ragazzi sono scoppiati in lacrime, tutti ripetevano un'unica frase: «Non è possibile, lui era abituato all'attività fisica e reggeva bene».
Ma forse non si tratta di qualche malore dovuto all'attività fisica, forse qualche altra causa ha scatenato questo malessere e il conseguente decesso dell'uomo.
La salma è a disposizione dell'Autorità Giudiziaria e sarà sottoposta ad autopsia per stabilire cosa sia realmente accaduto ad Arduino. È grande lo choc tra chi frequenta la palestra, ma anche in città. Quando la notizia si è diffusa ieri a ora di cena sono stati tanti ad addolorarsi per l'accaduto, Arduino era conosciuto, ma anche i suoi genitori, titolari di una pasticceria del centro, sono molto noti. Un dolore inimmaginabile per la famiglia.