Lui la molesta più volte. Ora però la legge gli vieta d'incontrarla, di parlarle e di avere qualsiasi contatto con lei e in particolare di stare ben lontano dagli istituti scolastici frequentati dalle figlie. Le reiterate molestie di un giovane sorano nei confronti di una donna, tra l'altro una parente, hanno fatto scattare il divieto d'avvicinamento. A formalizzare il provvedimento è stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, la dottoressa Vittoria Sodani, che ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica della Città Martire che appunto proponeva il divieto di avvicinamento alla vittima ed ai luoghi dalla stessa frequentati. Il divieto è stato necessario per arginare una situazione di stress e di tensione che si verificava ad ogni incontro dei due, anche in quelle occasioni casuali. Il ragazzo era stato infatti ripetutamente deferito all'autorità giudiziaria dai poliziotti della squadra anticrimine del commissariato di Sora poiché, ogni qualvolta incontrava la donna, anche e soprattutto quando la stessa era in compagnia delle due figlie minori, manifestava comportamenti molesti a sfondo sessuale che ingeneravano un forte turbamento.
Una situazione non più possibile, non più accettabile che aveva varcato i confini della libertà personale che nel tempo aveva generato nella donna una sensazione di paura, di difficoltà nel condurre una vita serena. D'ora in avanti la vita della donna e delle figlie dovrebbe essere più serena e protetta grazie al provvedimento emesso dal Tribunale di Cassino. In tutta questa vicenda così delicata va sottolineata la grande professionalità del personale della polizia di Stato che ha proceduto alla notifica e all'esecuzione del divieto d' avvicinamento. Un provvedimento che chiaramente intima al molestatore di non aver più alcun contatto con la donna. Come detto il giovane non potrà neppure avvicinarsi agli istituti scolastici frequentati dalle figlie della vittima.