Via Mola Vecchia come un bancomat della droga. L'ennesima operazione per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti si è conclusa con l'arresto di una donna.
L'operazione è stata condotta congiuntamente dalla squadra mobile della questura di Frosinone con le unità cinofile di Nettuno. Gli agenti hanno bussato alla porta di A.B., una trentenne del capoluogo. La perquisizione ha interessato l'appartamento e, in modo particolare, la stanza della donna dove, all'interno di un armadio, stando alla ricostruzione della questura, è stato trovato e sequestrato lo stupefacente. In totale i poliziotti hanno rinvenuto circa due etti di droga, tra hashish e marijuana, già suddivisa in dosi.
Per la donna è scattato l'arresto e, su disposizione del magistrato, è stata posta ai domiciliari in attesa dell'udienza di convalida, fissata per domani mattina davanti al giudice Antonello Bracaglia Morante.
Resta il fatto che la zona di via Mola Vecchia, come anche viale Parigi e via Bellini, resta costantemente monitorata dalle forze dell'ordine. Nel corso dell'ultimo anno non si contano ormai più le operazioni condotte da polizia e carabinieri che hanno portato a diversi sequestri di sostanza stupefacente e di diversi arresti. Nella maggior parte dei casi si tratta di modesti quantitativi. E ciò segue una logica ben precisa: quello di evitare di esporre grossi quantitativi di droga al rischio di essere intercettati dalle forze dell'ordine e ridurre anche le conseguenze in sede penale in caso di arresto. Accortezze che, speso, non bastano come dimostrano gli arresti eseguiti nei confronti di corrieri, fornitori e spacciatori di sostanze stupefacenti che, nel capoluogo, si sono dovuti riorganizzare dopo le grandi operazioni condotte sul territorio con raffiche di arresti per associazione a delinquere e anche condanne (come confermano le operazioni Intoccabile e Fireworks).