Il commercialista rifiuta di restituirgli dei documenti contabili, il cliente non la prende bene e si scatena la rissa. Tutti i presenti finiscono al pronto soccorso dell'ospedale Spaziani di Frosinone.

La ricostruzione

Sono circa le 11.30 di mercoledì mattina quando, alla porta dello studio Arditi di via Boschetto, si presenta il padre di un cliente per ritirare una documentazione contabile. Al rifiuto del professionista, motivato dal fatto che non avesse ricevuto la sua parcella, sarebbe scoppiato un acceso diverbio. A quel punto il cliente sarebbe andato via per tornare mezz'ora dopo insieme a due dei suoi figli. Pare che siano entrati dirigendosi nella stanza di una delle impiegate dello studio in cui si trovavano anche il figlio del professionista e due stagisti e, senza dire una parola, li avrebbero aggrediti con pugni, schiaffi e spintoni. Un parapiglia che avrebbe messo a soqquadro la stanza, con documenti volati ovunque, il vetro di una porta rotto, così come il computer.
Sembrerebbe che il dottor Arditi abbia cercato di riportare la calma, ma che sia stato sollevato di peso da uno dei tre uomini e scaraventato addosso alla fotocopiatrice. Insomma, a quanto è dato sapere, botte da orbi. L'impiegata sarebbe stata spintonata per ben due volte dai "clienti" e la seconda volta, cadendo a terra, pare abbia battuto una spalla e la testa.
Solo a quel punto qualcuno dei presenti ha urlato di chiamare l'ambulanza per soccorrere la donna e i carabinieri la cui caserma si trova vicino al luogo della rissa. I tre si sono quindi allontanati e i carabinieri hanno fatto rapporto raccogliendo le testimonianze dei presenti (con tanto dei nomi dei presunti aggressori) che si sono recati, ognuno per proprio conto, al pronto soccorso dello Spaziani di Frosinone, dove sono stati refertati dai medici con prognosi che vanno dai sette giorni, con utilizzo del collare e visita ortopedica da affettuare, fino agli oltre venti per gli altri feriti, uno dei quali sembrerebbe aver subito un trauma a un occhio.
Sentito telefonicamente, il padre del cliente racconta una diversa versione dei fatti. Innanzitutto sostiene che il conto al professionista fosse stato saldato in precedenza e che, al diniego della consegna dei documenti contabili, si sia scatenato un piccolo diverbio e «in un attimo sono stato chiuso dentro una stanza e malmenato da alcuni dei presenti. Poi sono tornato con mio figlio». Gli impiegati dello studio pare siano intenzionati a sporgere denuncia per una brutta storia che molto probabilmente avrà degli strascichi.