Nocione, nuovo sopralluogo. Ieri mattina sono tornati sui ad effettuare alcuni accertamenti gli uomini della finanza e i vigili del fuoco, coordinati dal procuratore D'Emmanuele. La speranza si riaccende per i residenti e per i cittadini.

La vicenda ormai tristemente nota del Nocione, una porzione di terreno finito al centro di diverse inchieste – l'ultima, ancora aperta, sembrerebbe l'unica ad aver tracciato direttrici importanti – per il sospetto di veleni interrati (grazie a persone compiacenti e a delinquenti senza scrupoli) è solo la punta di un iceberg. Secondo quanto riportato nelle 82 pagine ora in procura i punti definiti "critici" sono 13: sono queste le aree potenzialmente a rischio su cui urge un approfondimento. Almeno quattro delle quali, viste le misurazioni geotermiche rilevate, rappresenterebbero le zone da cui partire. Un'area di almeno cinque chilometri quadrati, in cui potrebbe trovarsi la conferma scientifica dei sospetti dei residenti, quasi tutti affetti da neoplasie, che da anni denunciano la presenza di sostanze nocive interrate. Le famiglie che vivono in zona vogliono la verità.