Ladro in trasferta a Veroli graziato. Era stato riconosciuto dal cognato della vittima che lo aveva beccato in giardino, ma le accuse a suo carico sono cadute per mancanza di prove certe. Ladro fortunato torna in libertà. L'uomo, un monticiano già noto alle forze dell'ordine, era stato beccato nei pressi dell'abitazione e riconosciuto. Prova evidentemente non sufficiente per il giudice che lo ha assolto. Qualche mese fa aveva tentato un furto. Approfittando dell'assenza dei proprietari, stando alle accuse, si era intrufolato nel giardino di casa e proprio lì era stato beccato dal cognato della vittima che era riuscito a vederlo in faccia e a prendere il numero di targa, consegnato poi ai carabinieri della locale stazione. Avviate le dovute indagini, i militari erano riusciti a risalire al proprietario del veicolo e quindi all'uomo.
Convocato in caserma, era stato riconosciuto dal testimone.
Quindi c'era stata anche l'identificazione personale del soggetto. Rinviato a giudizio davanti al Pm con l'accusa di tentato furto con l'aggravante dello scasso e per violazione di domicilio, era stato chiesto un anno di reclusione. L'altro giorno si è svolto il rito abbreviato e davanti al Giudice l'avvocato difensore, Carlo Coratti, facendo leva sul fatto che il testimone aveva individuato il soggetto all'interno del giardino e sollevando dubbi sulla distanza rispetto all'a b i t azione vera e propria, è riuscito a dimostrarne l'innocenza. Non ritenendo così univoci gli indizi necessari ad accertare la responsabilità dell'imputato, è stato assolto relativamente al tentato furto aggravato. Assolto anche dall'accusa di violazione di domicilio, per l'assenza della specifica denuncia da parte della vittima, doppiamente beffata.