Un torrente di misteriosa schiuma nel fiume Sacco, i carabinieri intervengono e predispongono una serie di attività che potrebbero rivelarsi finalmente decisive. Gli uomini del Comando Stazione di Anagni, dopo segnalazione delle "Guardie  Ambientali" del gruppo di Enzo Pirazzi, si sono recati domenica mattina sul greto del fiume Sacco, constatando la fuoriuscita di schiuma ed altro dalla tubazione proveniente dalla zona industriale. Il luogotenente Massimo Crescenzi, nonostante la giornata festiva, oltre a chiedere l'intervento dell'Arpa, ha contattato un geometra dell'ufficio tecnico comunale, un ingegnere dell'Asi ed una responsabile della società titolare dell'impianto di scarico, ognuno dei quali cortesemente disponibili.
I tecnici di Arpa hanno raggiunto ilsito e le operazioni di verifica e prelevamento dei liquami, sono proseguite per tutto il pomeriggio.
Ieri è stato perfezionato un programma mirato, tendente alla verifica funzionale della situazione, propedeutica all'attuazione di quanto necessario. Nello specifico: dopo il controllo del carteggio depositato presso il comune di Anagni, una ditta specializzata effettuerà una verifica utilizzando un robot dotato di telecamera. Lo scandaglio consentirà l'accertamento dello stato dei fatti, con la identificazione dei probabili innesti non autorizzati, e la loro successiva eliminazione. Pare infatti che la tubazione, proveniente dal pozzetto finale dell'impianto di depurazione di una industria, fosse stata interessata negli anni dall'innesto di "affluenti" non autorizzato e non consentito. Da qui, il fenomeno dello sversamento, nel Sacco, di sostanze pericolose e inquinanti. Potrebbe trattarsi, finalmente, della svolta epocale.