Abbandono di rifiuti pericolosi, giovane imprenditore denunciato dai carabinieri di Anagni. Giovedì pomeriggio, mentre nel centro cittadino si attendeva invano l'arrivo delle mascherine del "Giovedì grasso", gli uomini del comando stazione guidati dal luogotenente Massimo Crescenzi hanno intercettato il camioncino di un giovane imprenditore che, invece di consegnare materiali di risulta nelle discariche autorizzate, ha preferito abbandonarle nell'enorme piazzale a lato della Casilina, all'altezza del km 57. L'area, che confina anche con via Valle di Dentro, viene utilizzata fin troppo spesso come discarica abusiva, e una serie di cumuli fanno pessima mostra di sé: calcinacci, eternit contenente amianto, pneumatici, elettrodomestici, vecchi mobili, oggetti dei più svariati materiali. L'impresario, che aveva depositato poco prima una parte dei rifiuti, ha ammesso le proprie responsabilità. Per lui scatteranno pesanti contestazioni e sanzioni. Purtroppo Anagni è una delle poche città sprovviste di discarica per materiali inerti; una grave carenza, che non può essere un alibi a chi smaltisce in maniera sconsiderata sporcando e inquinando.
Nella città dei papi manca pure l'isola ecologica, tra l'altro prevista contrattualmente; i politici scaricano le personali responsabilità rinfacciandosi colpe e rimpallando vane promesse. Lo stato della Valle del Sacco, di cui si parla ormai quotidianamente sulle testate nazionali, meriterebbe ben altro impegno, ma la stagione delle promesse non è seguita, ormai da decenni, dagli sforzi per mantenerle. I carabinieri, assieme ai colleghi ex Forestale e ai volontari del settore, fanno quello che possono, ma i maleducati e gli incivili sono, purtroppo, in gran numero. Questa volta però il responsabile è stato individuato e ora, oltre alla multa, dovrà pagare le spese per la bonifica.