Botte tra condomini per il posto auto, in sei finiscono davanti al giudice di pace di Cassino. La vicenda risale a una lite scoppiata in uno dei tanti palazzi del Cassinate per questioni di "proprietà privata". Stando a una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe, infatti, che uno dei coinvolti abbia affisso (in corrispondenza del conteso posto auto) un cartello che a chiare lettere indicava il possesso di uno dei posti riservati ai condomini per posteggiare la propria vettura. Una questione di certo non nuova per i residenti della palazzina in questione, dove a far accendere la miccia sarebbe stato proprio il parcheggio delle vetture. Stando alle ultime statistiche rilevate dagli addetti del settore, l'utilizzo del posto auto in spazi condivisi rappresenterebbe una delle maggiori cause di litigiosità tra i residenti di uno stesso stabile.
Anche la cronaca racconta con una certa quotidianità di liti degenerate per lo stesso motivo: a Napoli, lunedì scorso, in manette dopo una maxi rissa per un parcheggio sono finiti cinque condomini. Quel cartello "Proprietà privata" ha fatto saltare ogni freno inibitorio: due dei condomini avrebbero iniziato a litigare nello spazio comune dedicato ai posti auto: una discussione pian piano degenerata con l'arrivo del padre di uno dei due e poi degli altri residenti. Tra una parola piena di (forse vecchi) rancori e una ragion da vendere ne sarebbe nato un vero e proprio parapiglia con tanto di scazzottata.
Una storia finita, in seconda battuta, vista la lieve entità delle ferite riportate dai presenti anche dal giudice di pace dopo una serie di reciproche querele. Ascoltati ieri due testimoni, l'udienza è stata rinviata ad aprile. Tra i legali impegnati a difendere le parti, l'avvocato Carlo Risi.