«Entro la prima metà del 2018 porteremo la connessione in banda ultralarga fino a 50 mega in tutta la provincia di Frosinone». Ci eravamo lasciati così, qualche mese fa, con il ceo di AlternatYva Marco Carboni. E sembra proprio che l'azienda romana operante nel settore delle telecomunicazioni, che offre servizi di connettività di ultima generazione su banda larga, ultralarga e wireless, stia mantenendo la promessa fatta. AlternatYva ha il merito di aver già contribuito a ridurre il digital divide in molte aree d'Italia e del Lazio, in particolare nei territori della provincia di Frosinone, territori nei quali ora l'azienda torna con una nuova offerta, oltre che con un servizio migliorato e una tecnologia più evoluta. La nuova sfida di Alternatyva, per questi primi mesi del 2018, interesserà principalmente il territorio anagnino e i comuni limitrofi. Anagni, Colleferro, Segni, Gavignano, Montelanico, Gorga, Sgurgola, Morolo e Ferentino restano, dunque, tra le priorità dell'azienda. Per questi comuni, che possono già contare su un servizio di connettività ultraveloce in banda ultralarga che consente agli utenti di navigare con una velocità fino a 50 mega, AlternatYva ha studiato la nuova offerta Fast Home, attivabile fino al 28 febbraio 2018, che prevede, per i nuovi clienti, wi-fi illimitato ultraveloce, che funziona senza fili e senza linea fissa e consente di avere un segnale alla massima velocità in tutta la casa e in ogni stanza, con performance tre volte superiori all'adsl a soli 19,90 euro al mese, con la possibilità di includere anche le chiamate gratuite verso i fissi. Inoltre, per dare la possibilità a tutti gli utenti di usufruire della tecnologia di AlternatYva, l'attivazione dell'offerta è gratuita e l'azienda consente di provare gratuitamente il servizio per quattordici giorni. Con AlternatYva Fast Home serie tv in streaming, film in hd e giochi online diventano una realtà anche per quei comuni non raggiunti dai servizi dei colossi delle telecomunicazioni. La mission principale di AlternatYva resta dunque, ancora una volta, quella di colmare il divario digitale e quindi la disparità di accesso ai mezzi di informazione e di comunicazione che in molti comuni della nostra provincia è ancora un problema concreto e diffuso tra ampie fasce di popolazione.