Restano gravi le condizioni di E.G., il sessantaduenne rimasto ferito da un pallettone al torace, sparato da uno dei due compagni di squadra, durante una battuta di caccia al cinghiale nella giornata di mercoledì attorno all'ora di pranzo.
L'uomo, dopo il ricovero a Roma al policlinico Umberto Primo, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico e resta in prognosi riservata. Intanto va avanti l'indagine dei carabinieri della Compagnia di Alatri agli ordini del maggiore Argirò.
Il fascicolo aperto è quello di lesioni colpose. Il fatto è accaduto nel comune di Guarcino nella zona dei "Prati Lunghi", ai confini con  gli Altipiani di Arcinazzo
La ricostruzione

La notizia ha fatto il giro del paese in poco tempo soprattutto perché sia il ferito che i compagni di squadra sono molto conosciuti nell'ambiente dei cacciatori. Tra l'altro dopo l'incidente numerosi sono stati i messaggi di vicinanza e di augurio sulla pagina Facebook del sessantaduenne. I tre cacciatori, tutti di Alatri e dalla lunga esperienza, appartenenti alla stessa squadra da anni e a cui è stata assegnata la specifica zona di caccia dall'Atc, avevano deciso di effettuare una battuta nella zona di "Prati Lunghi", poco dopo Guarcino e vicino agli Altipiani. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri diretti dal maggiore Argirò, i tre, dopo aver individuato un cinghiale, lo hanno circondato. Quando era a tiro due dei tre cacciatori hanno sparato ma uno dei pallettoni ha centrato in pieno al torace, nella parte destra, il terzo cacciatore, E.G., che si trovava, seppur distante, sul fronte opposto. L'uomo è così caduto a terra ferito e sanguinante. Subito sono stati chiamati i soccorsi e sul posto sono giunti i sanitari dell'Ares 118 e gli stessi carabinieri. Vista la gravità della situazione è stata allertata un'eliambulanza che dopo aver prelevato il ferito lo ha trasportato a Roma all'Umberto Primo in condizioni gravi.
Sottoposto ad intervento chirurgico è ora in prognosi riservata.