È arrivata al punto di primo intervento della casa della salute di Pontecorvo e si è improvvisamente accasciata a terra.
Un malore che non ha lasciato scampo a una donna di Esperia che è deceduta ieri pomeriggio nella struttura sanitaria della città fluviale. Un malore che, nonostante le cure immediate del personale sanitario e tutti i tentativi messi in campo per provare a rianimarla, non ha salvato la donna. Sul caso, però, sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Pontecorvo agli ordini del tenente Tamara Nicolai per tutti gli accertamenti del caso. Un esito tragico che ha sconvolto la città. La salma della donna è stata riconsegnata dopo poche ore ai familiari, la morte è stata naturale. Ma solo qualche ora prima, ieri mattina, un altro uomo aveva accusato un malore mentre si trovava nella casa della salute per effettuare una tac.
Immediato l'intervento dei medici che, dopo averlo intubato e stabilizzato, lo hanno trasferito d'urgenza a Cassino riuscendo a salvargli la vita.
E proprio a questi medici è arrivato il plauso del sindaco Rotondo: «Rivolgo un plauso ai dottori Igor Di Murro e Guida per aver salvato la vita a un paziente arrivato alla casa della salute che ha avuto un malore ed è stato rianimato e intubato sul posto. L'uomo è stato salvato solo grazie all'intervento dei due professionisti, ma l'accaduto porta a galla ancora una volta l'assenza dell'ambulanza medicalizzata a Pontecorvo dove non c'è il pronto soccorso ma un presidio ambulatoriale territoriale. Più volte abbiamo chiesto all'Azienda sanitaria locale di Frosinone e all'Ares la presenza della medicalizzata ora alla luce di quanto avvenuto rivolgo in appello alle Regione affinché si adoperi in tal senso»