Ritardi, soppressione di treni, vagoni spesso senza riscaldamento d'inverno e aria condizionata d'estate, treni rotti fermi sui binari e conseguenti ed abissali ritardi, pendolari costretti a viaggiare ammassati in condizioni al limite della decenza. Insomma, un inferno quotidiano, come le cronache con cadenza quasi giornaliera riportano. Adesso, però, i viaggiatori della linea ferroviaria Cassino-Frosinone-Roma hanno deciso di dire basta a tutto ciò e si sono uniti per avere maggiore forza contrattuale e far sentire meglio e chiara la propria voce. Non solo: si sono rivolti all'avvocato Gianmarco Florenzani dell'associazione Codici, che ha annunciato una class action contro Trenitalia con la quale si chiederà il rimborso dell'intero abbonamento annuale pagato. Il legale - riporta una nota diffusa poco fa - scrive tra l'altro: «Sono quasi 50 mila i pendolari della provincia di Frosinone che si muovono su ferro per raggiungere la Capitale. E' come se l'intero Capoluogo si spostasse giornalmente. Si tratta in maggioranza di abbonati costretti a convivere con disservizi e molto spesso a viaggiare in piedi per mancanza di posti a sedere e dunque non in perfetta sicurezza».
Nel comunicato stampa, Florenzani annuncia che la sua associazione sta «raccogliendo dati e segnalazioni per creare una class action contro Trenitalia perché - afferma con forza - il nostro obiettivo è quello di far rimborsare l'intero abbonamento annuale. I dati trionfalistici della Regione Lazio sono irreali poiché non prendono in considerazione né le citate condizioni di viaggio né tanto meno le soppressioni dei treni che creano ulteriore danni ai consumatori».
Secondo Florenzani, tra i progetti che potrebbero mutare radicalmente lo scenario e in meglio «c'è quello della linea veloce Cassino-Frosinone-Roma che rappresenta un'ottima soluzione ma che, per ora, pare sia stato messo nel cassetto. Oltre a questo occorrerebbe fare qualcosa per collegare meglio le province di Frosinone e Latina».