Spaccio in famiglia, ieri l'interrogatorio per padre e figlia. Entrambi arrestati mercoledì (con un'ordinanza di custodia carcere per l'uomo,ai domiciliari per la ragazza) sono stati sottoposti a interrogatorio di garanzia, rispondendo alle domande del giudice e negando ogni addebito. Intanto, il loro legale l'avvocato Emanuele Carbone sta valutando la possibilità di ricorrere al Riesame. Sia il padre di 51 anni che la figlia di 23 devono rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente. L'operazione degli agenti del Commissariato di Cassino, coordinati dal vice questore Alessandro Tocco, è solo l'ultimo tassello di un'attività di contrasto ben più ampio.
Tutto ha inizio il 2 novembre scorso quando, in seguito a un'intensa attività info-investigativa, gli agenti del Commissariato hanno messo le mani su 6 panetti di hashish: pesano circa 600 grammi e possono fruttare oltre 3.000 euro. La droga è nascosta dietro al cimitero, sotto alcune pietre, accanto a un albero. La droga viene sequestrata ma il borsello viene ricollocato nello stesso posto, come se nulla fosse.La zona, intanto, viene dotata di telecamere. E la strategia risulta vincente. Nell'abitazione, nascosti in una trousse 10 grammi di coca e 2.000 euro infilati dietro a un termosifone (probabile provento di spaccio). L'attività di controllo va avanti in diverse zone della città:il costante e capillare controllo del territorio non lascia troppo spazio ai pusher che nonostante i continui cambiamenti nell'attività di vendita restano al palo.