Mese decisivo per il lavoro. Entro la fine del mese potrebbe esserci la conferma di un'emorragia di 600 posti di lavoro tra Fca e Ideal Standard: nella fabbrica ai piedi dell'Abbazia a tremare sono gli interinali. Il 31 gennaio scade il loro contratto e ancora non si conosce il loro futuro. Manca ancora la convocazione da parte dell'azienda: il vertice tra la governance aziendale e le parti sociali si terrà con molta probabilità in settimana: in giornata è attesa la convocazione. Inutile dire che, dopo i 532 su 832 interinali messi alla porta lo scorso 31 ottobre la tensione è altissima fuori e dentro lo stabilimento. Ma, dalle ultime informazioni trapelate - da prendere ovviamente solo come indiscrezioni - sembrerebbe che l'intenzione sia quella di una terza via: ovvero nè stabilizzazione nè cessazione del contratto, bensì una proroga ai precari almeno fino al 31 marzo: in primis perchè, concluso il primo trimestre dell'anno sarà più facile individuare se c'è o meno una ripresa e in secondo luogo perchè non ci saranno più gli appuntamenti elettorali, ovvero le elezioni regionali e politiche che si terranno il 4 marzo.
Il nodo politica e lavoro sembra caratterizzare anche la vertenza Ideal Standard dove un po' tutti i leader dei vari partiti politici in questi giorni hanno portato la loro solidarietà. E anche i 300 operai di Roccasecca attendono di sapere se ci sarà una proroga alla chiusura fino al 31 marzo e quindi se durante queste settimane ci sarà più tempo per un buon esito della vicenda con il rilevamento del sito da parte di altri imprenditori.

Da Alfa a Maserati?

Intanto, tornando a Fca, oltre al nodo interinali c'è la questione del piano industriale che tiene tutti i 4.000 operai con il fiato sospeso. Marchionne - è notizia dei giorni scorsi - lo renderà noto il primo giugno. L'Ad dovrebbe finalmente svelare maggiori dettagli anche per quello che riguarda la tempistica di arrivo sul mercato dei modelli in questione. In ogni caso a Detroit il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles ha anticipato che la priorità verrà data a due nuovi Suv. Per quanto riguarda Alfa Romeo, dopo il successo internazionale ottenuto dallo Stelvio, si lavora al lancio del nuovo SUV di segmento E, un modello caratterizzato da dimensioni simili a quelle del Levante che dovrebbe garantire al marchio italiano la possibilità di incrementare, in modo sostanziale, i propri volumi di vendita in Nord America, un mercato dove questa particolare tipologia di veicoli è estremamente richiesta. Come noto, il nuovo SUV di segmento E di casa Alfa Romeo sarà prodotto a Mirafiori. Per quanto riguarda Maserati, invece, si lavora al nuovo SUV entry level che, come annunciato nei mesi scorsi, poggerà la basi sulla piattaforma a trazione Giorgio, la stessa su cui Alfa Romeo ha costruito Giulia e Stelvio, quindi il nuovo Suv di Maserati potrebbe essere prodotto a Cassino.