Maradona batte Equitalia, nelle motivazioni della sentenza di Cassino alcuni punti destinati a fare giurisprudenza.
Maradona e il suo difensore Angelo Pisani, prosciolti dalle accuse di diffamazione contro Equitalia: «Abbiamo sempre difeso la legalità e i diritti di un innocente come tanti tartassati». «Si può criticare civilmente Equitalia. C'è un giudice a Berlino e c'è un giudice, equilibrato ed intelligente, anche a Cassino»: si può sintetizzare così, spiega l'avvocato Pisani, il dispositivo reso noto in queste ore, con cui il gup del tribunale di Cassino, Salvatore Scalera, dichiara che non esiste alcun presupposto per il rinvio a giudizio delle controparti di Equitalia, Maradona e l'avvocato Angelo Pisani (difesi dal penalista Sergio Pisani) richiesto dal pubblico ministero in merito a un articolo pubblicato nel 2012. Le accuse Per l'accusa, lo ricordiamo, Maradona tra il maggio e il giugno del 2012 avrebbe reso «una serie di dichiarazioni, tra interventi pubblici e interviste, in cui affermava ripetutamente di essere vittima di una strumentale persecuzione da parte di Equitalia».Un contenzioso milionario tra la "Mano de Dios" e l'agenzia che lo ha visto da anni in guerra con l'erario italiano per un presunto debito tributario pari a quasi 40 milioni di euro. Il processo, conclusosi il 14 settembre in sede di udienza preliminare, è scaturito da una querela di Equitalia contro Maradona e contro il suo avvocato per alcune presunte dichiarazioni in un'intervista di qualche anno fa al periodico stampato a Cassino la "Voce delle Voci". 
Le motivazioni
Il giudice Scalera ha accolto le difese dell'avvocato Pisani richiamando specificamente, fra l'altro, «l'orientamento della Suprema Corte secondo cui al diritto di critica giudiziaria si debba riconoscere ampia latitudine, posto che in democrazia, a maggiori poteri, corrispondono maggiori responsabilità e l'assoggettamento al controllo da parte dei cittadini, esercitabile anche e proprio attraverso il diritto di critica». Come sottolineato dall'avvocato Pisani, per il gup i «termini aspri utilizzati e le critiche mosse all'operato delle parti offese (Equitalia e il suo presidente dell'epoca Befera), rappresentano null'altro che un'elaborazione critica della vicenda giudiziaria tributaria che ha visto effettivamente coinvolto Maradona». «Nella parte finale delle sue illuminanti motivazioni, il gup Scalera respinge con fermezza l'ipotesi accusatoria anche nella parte il cui il pm pretenderebbe che la presunta e inesistente diffamazione fosse stata resa da Maradona per interposta persona, cioè a mezzo del suo avocato Pisani spiega ancora il legale circostanza questa che giustamente Scalera definisce quanto meno "singolare in punto di diritto"». «Il provvedimento del giudice Scalera – commenta l'avvocato Angelo Pisani, rappresenta un precedente rilevantissimo per il ripristino, nel nostro Paese, della libertà del diritto di difesa e di espressione come del diritto di stampa, diritti fondamentali troppe volte repressi. Dedichiamo questa vittoria a tutte le vittime indifese e innocenti con la speranza che possa sempre vincere la giustizia e la legalità poiché nessuno può fermare a lungo la verità come si racconta nel libro "L'avvocato de Dios" Maradona Innocente prossimamente in libreria».