Urla e insulti nella nebbia delle 8.45, la stazione ferroviaria semideserta e un uomo che corre inseguito da un giovane dalla pelle scura. Il ragazzo urla parole incomprensibili al controllore del treno, poi lo spinge e lo fa cadere. Dal convoglio un altro immigrato osserva la scena senza batter ciglio. Il controllore avrebbe chiesto il biglietto ai ragazzi che erano a bordo del mezzo, così come aveva già fatto con tutti gli altri passeggeri. Il funzionario stava svolgendo il suo servizio.
Tra i binari pochi presenti, il sabato non ci sono le banchine piene di pendolari, solo qualche insegnante che deve raggiungere il posto di lavoro e parte molto prima delle 8.45. A causa dell'episodio il treno sul binario 5 rimane fermo, provocando malcontento tra chi invece era salito a bordo munito di tagliando regolare. Sugli altri binari invece il traffico dei convogli scorre regolarmente. Arrivano sul posto gli agenti della Polfer che cercano di capire cosa stia accadendo, ma è tutto troppo chiaro. Il giovane, un profugo residente in una struttura della provincia di Frosinone, ha reagito con violenza alle richieste legittime del controllore che per evitare la colluttazione è sceso dal treno cercando di allontanarsi, inutilmente. Il venticinquenne è stato denunciato per violenze e lesioni ai danni di un incaricato di pubblico servizio.
Con ritardo il treno delle 8.37 direzione Roma termini è partito. Ma il clima tra i binari era teso. Spaventati alcuni passeggeri che erano in attesa per salire sui convogli successivi.
Non è la prima volta che si verifica un episodio del genere, sui social ci sono centinaia di video che immortalano situazioni analoghe. Per i controllori è diventato quasi pericoloso insistere con le richieste riguardo ai biglietti in determinati circostanze, come nel caso di ieri mattina, basta un parola in più e scatta l'aggressione.