Si sono presentati come manager a capo di una catena di supermercati e hanno promesso posti di lavoro in cambio di soldi. Ma il tranello non è durato molto: dopo una settimana dall'ultimo invio di denaro i sedicenti imprenditori di Cassino sono stati denunciati. A raggirare un'intera famiglia di Modica ci hanno pensato un trentacinquenne e una cinquantenne di Cassino che si sono fatti inviare su una carta prepagata circa 1.500 euro, ovvero l'anticipo di una somma pattuita ben più alta. Dietro quei soldi, la promessa di sistemare in supermercati di una grossa catena molto diffusa nel Ragusano, sia la madre che i due figli, ovviamente senza occupazione. Quando, dopo l'ultima spedizione di denaro i manager cassinati sono diventati irreperibili, le vittime hanno sentito puzza di bruciato e si sono recate in Commissariato.

I fatti

La promessa di dare all'intera famiglia una speranza, di sistemare mamma e figli in una delle tante sedi della imponente catena di supermercati, è arrivata a dicembre scorso. E più precisamente alla fine di dicembre, quando la signora di Modica è stata contattata dal trentacinquenne di Cassino. Il giovane cassinate si è presentato come uno dei manager a capo della grossa azienda - molto conociuta nel Ragusano - in cerca di personale da assumere. E sapendo che l'intera famiglia era in cerca di occupazione, le ha offerto su un piatto d'argento un'occasione unica. Dopo alcuni contatti, il trentacinquenne cassinate ha palesato la volontà di chiudere l'accordo. In cambio, però, i siciliani avrebbero dovuto corrispondere una somma "necessaria" a bloccare l'offerta.
Dopo l'invio di circa 1.500 euro il sedicente manager è scomparso nel nulla. Il denaro, fatto transitare su una carta prepagata, non è stato caricato in un'unica soluzione. Così il sedicente manager ha continuato ad offrire fino alla fine rassicurazioni. Poi, dopo alcuni giorni, è scomparso. E con lui è svanita ogni speranza di poter finalmente tirare un sospiro di sollievo. La famiglia di Modica, capito il raggiro, si è recata al Commissariato permettendo alla polizia di avviare le indagini. La polizia ha rintracciato sia il finto manager sia la donna di 50 anni a cui è intestata la carta prepagata.
«Dopo la denuncia, sono stati identificati: M.A., di 35 anni e M.A., di 50 anni, un uomo ed una donna di Cassino, il cui legame è in fase di accertamento - hanno fatto sapere dalla polizia - I due, tra l'altro, avrebbero collezionato reati simili un po' in tutta Italia e risultano essere già noti alle forze dell'ordine». A tutti avrebbero promesso false assunzioni.