Hanno sfondato con una grossa mazza uno dei pannelli in cartongesso dei locali attigui all'attività specializzata in elettronica, riuscendo così a praticare un grosso buco che dal magazzino retrostante conduceva all'interno. E in soli sei minuti, compresi quelli necessari a rompere le vetrine (sempre con lo stesso arnese) hanno portato via decine di cellulari e pc, non riuscendo però a trafugare gli iPhone che prima della chiusura vengono solitamente tolti dalle vetrine. Un colpo, comunque, da veri professionisti.
Non è la prima volta che i malviventi prendono di mira il negozio di elettronica all'interno del centro commerciale "Le Grange" a Piedimonte San Germano. E più in generale le attività specializzate in prodotti di tecnologia che meglio possono essere immessi nel mercato nero. Chi ha agito l'altra notte, intorno alle 3.30, sapeva dove mettere le mani. E lo ha fatto in un tempo tanto breve da non rischiare nonostante la celerità dell'Arma, giunta subito sul posto. La banda del buco, dopo la razzia, ha abbandonato sul posto gli "attrezzi" del mestiere per facilitare la fuga. Per questo, oltre alle immagini di videosorveglianza dell'attività, anche gli arnesi usati per sfondare tutto sono stati sequestrati dagli uomini della Stazione di Piedimonte San Germano, agli ordini del capitano Mastromanno. Saranno eventuali impronte, così come l'analisi delle riprese del sistema di sicurezza esterne, a rivelare dettagli preziosi per consentire di rintracciare i responsabili. Il bottino, in fase di quantificazione, supererebbe i 10.000 euro.
Soltanto due mesi fa anche il distributore di benzina "La Rocca", a un passo dallo stesso centro commerciale, era stato preso di mira. In quel caso i malviventi erano riusciti a portare via un bottino tra i 30 e i 40.000 euro con una ruspa. La banda aveva attraversato proprio con la ruspa la stazione ferroviaria, si era avvicinata al centro commerciale per poi arrivare alla pompa di benzina - già presa di mira dai malviventi - e mettere in atto il loro piano. Ma, dalle indiscrezioni, le vibrazioni del passaggio del mezzo pesante avrebbero fatto scattare l'allarme di uno dei negozi interni al centro commerciale: per questo, nell'immediatezza, era scattata la segnalazione agli agenti della Metropol vigilanza. All'arrivo degli agenti le colonnine erano già state ripulite. Due giorni prima del colpo alla pompa di benzina la polizia aveva rinvenuto all'esterno del centro commerciale "Panorama" una macchina tagliamuri, nascosta in un canneto, pronta per essere utilizzata.
Indagini dell'Arma in corso.