Dovranno comparire davanti al giudice dell'udienza preliminare Ida Logoluso, il prossimo 9 maggio, Manuel Pacifici, Daniele Borsetti e Simone Romano, tutti classe '91, e tutti residenti a Roma, i tre che, il 4 maggio scorso, intorno alle 2, furono bloccati dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia all'uscita del casello autostradale di Frosinone in possesso di due bombe Molotov. I tre devono rispondere in concorso, stando all'imputazione formulata dal pubblico ministero che ha chiesto l'emissione del decreto che dispone il giudizio nei confronti degli imputati, dell'accusa di avere fabbricato, detenuto e trasportato armi da guerra e, nello specifico, due bottiglie incendiarie (bombe Molotov) pronte per l'impiego, nonché materiale necessario per il confezionamento di altri ordigni micidiali della stessa specie.
In particolare, gli indagati, a seguito di un controllo alla circolazione stradale avvenuto sulla strada regionale "Monti Lepini", all'altezza del centro acquisti "Orizzonte" e del negozio di abbigliamento "Conbipel", vennero sottoposti a perquisizione personale e veicolare, nel corso della quale, le forze dell'ordine, segnatamente la Guardia di Finanza, rinvenne sotto il sedile del lato guida, due bottiglie Molotov pronte all'uso, costituite da due bottiglie di birra in vetro contenenti benzina chiuse con innesco, costituito da uno strofinaccio. In più le fiamme gialle trovarono all'interno del veicolo fermato un'altra bottiglia di plastica piena di benzina, altri stracci e due chilogrammi di zucchero. Il sostituto procuratore della Repubblica Adolfo Coletta, che ha condotto le indagini sul caso, contesta a Danilo Borsetti la recidiva specifica e a Manuel Pacifici la recidiva specifica infraquinquennale. I tre imputati sono difesi da un collegio difensivo composto dagli avvocati Antonio Ceccani, Giuseppe Spaziani, Daniela Tiani e Claudia Padovani.