Ladri professionisti che hanno pianificato il colpo, sapendo bene dove mettere le mani. Il furto avvenuto l'altra notte in via XX Settembre ai danni del bar Wonderful racconta molto di più di un semplice colpo mirato a ripulire le slot presenti all'interno dell'attività. Chi ha agito doveva conoscere bene due cose: a che ora entrare in azione e come. E soprattutto dove, una volta ripulita l'attività, avrebbe dovuto dirigersi per smontare un controsoffitto in cui i titolari dell'attività avevano murato, all'interno di uno stanzino, l'hard disk che contiene le immagini di videorveglianza interna. Così, portati via circa 3.000 euro dalle slot e dalla macchina cambia soldi, sono fuggiti sapendo di avere l'impunità in tasca. Invece non hanno fatto i conti con i carabinieri della Compagnia di Cassino, che hanno raccolto preziose testimonianze e che potrebbero essere sulla strada giusta. I malintenzionati hanno agito tra le 3 e le 4, entrando dal retro dell'attività. Sono riusciti a tirare fuori dal muro portante una barra in ferro posta a protezione di due finestroni e sono entrati. Una volta dentro, dal bagno del locale, per evitare di essere notati dall'esterno (poiché la luce della toilette era di quelle che si accendono da sole se c'è qualcuno nella stanza) hanno smontato pure le luci e se le sono portate via. Altri sono entrati attraverso il finestrone attiguo, dopo aver accuratamente smontato la struttura trovata a diversi metri, posata con cura vicino a un altro edificio: nessun lavoro frettoloso né improvvisato, visti anche gli attrezzi necessari a portare a conclusione un colpo del genere. Una volta all'interno, hanno forzato le slot e la macchina cambia soldi.
Racimolato il corposo bottino, sono andati direttamente nello stanzino, si sono arrampicati su un tavolo, hanno smontato la controsoffittatura e hanno rubato l'hard disk.
Quindi sono fuggiti senza neppure mettere le mani nella cassa dove pure, stando ai titolari, c'era del denaro per pagare un fornitore atteso nella giornata di ieri. Accertato che la telecamera dell'attività vicina non fosse in funzione, restano però da vagliare le immagini del circuito cittadino che probabilmente hanno inquadrato il colpevole. A fare l'amara scoperta è stata una dipendente ieri mattina alle 5.30 che ha fatto scattare l'allarme. Indagini serrate da parte dei militari dell'Arma.