L'ha picchiata selvaggiamente fino a lasciarla esanime, fino a quando non ha smesso di respirare. E' morta così Sara Paqual, massacrata di botte a 45 anni dall'uomo che avrebbe dovuto proteggerla più di tutti, il suo compagno Gabriele Lucherini di un anno più grande di lei. Quello registrato oggi a Sozzago, in provincia di Novara è l'ennesimo caso di femminicidio che, forse, poteva essere evitato. Stando alle prime informazioni, infatti, l'uomo aveva avuto a che fare con la giustizia più volte in passato. Qualche anno fa era stato addirittura arrestato su denuncia dalla stessa madre. Ma in carcere Lucherini era finito anche per le violenze sulla compagna che però lo aveva sempre riaccolto in casa, quella casa dove oggi Sara ha perso la vita per mano di quel compagno che, nonostante tutto, lei continuava sempre a difendere e perdonare. A dare l'allarme alcuni vicini allertati dalle grida provenienti dall'abitazione dove la coppia si era stabilita da qualche anno. Dopo il delitto l'assassino ha atteso l'arrivo dei carabinieri e li ha seguiti in caserma senza opporre resistenza.
Dall'Italia
Massacrata di botte dal compagno: ennesimo caso di femminicidio
Nazionale - L'uomo era già stato in carcere per violenze ma la vittima lo aveva sempre riaccolto in casa e perdonato. Oggi il tragico epilogo che, forse, poteva essere evitato
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