Una casa utilizzata come base per il confezionamento della cocaina. Nel pieno centro storico, nella zona dell'arco Campagiorni, i militari della guardia di finanza di Frosinone tenevano sotto osservazione quell'immobile. E dopo il blitz sono scattati due arresti, si tratta di un romeno e un ceccanese. Le Fiamme gialle hanno visto un uomo, poi identificato per un cittadino romeno residente a Ferentino, entrare e uscire più volte nell'arco della stessa giornata. Hanno sospettato che all'interno ci fosse della sostanza stupefacente e hanno deciso di passare all'azione. Sono entrati nello stabile e si sono fatti aprire la porta. All'interno c'erano i due giovani, lo straniero e l'italiano. Nessuno dei due risulta residente lì.Al ceccanese i finanzieri hanno trovato in tasca le chiavi dell'appartamento, al romeno hanno trovato lo stupefacente.
Si tratta di 17 grammi lordi di cocaina, dalla quale, secondo i primi accertamenti, potevano essere ricavate 43 dosi. In base a quanto accertato dai finanzieri, l'appartamento era adibito unicamente al confezionamento, ma non allo spaccio. Ieri mattina, i due arrestati sono stati portati davanti al giudice del tribunale di Frosinone Francesco Mancini per l'udienza di convalida. Nel corso del procedimento il romeno, 26 anni, residente a Ferentino, difeso dall'avvocato Riccardo Masecchia, ha deciso di patteggiare. Così il giudice gli ha inflitto una pena di 10 mesi, con sospensione condizionale e non menzione. Quindi lo ha scarcerato. Per l'altro, invece, difeso dall'avvocato Armando Pagliei, la scelta è stata diversa. Per lui dopo la convalida è stato disposto l'obbligo di dimora nella sua residenza a Ceccano con relativo obbligo di permanenza in casa nelle ore notturne. Quindi dopo la richiesta dei termini a difesa, il processo è stato aggiornato.