Non è servita l'autopsia per Rocco Iannotta, il cinquantanovenne di Posta Fibreno vittima nel giorno della Befana di un tragico incidente.
L'uomo, precipitato dal terzo piano di una comunità alloggio a Belmonte per persone con difficoltà, è stato subito soccorso. Ma i tentativi sono risultati inutili.
La ricostruzione della dinamica ha svelato ieri altri particolari, mentre i dubbi sulla possibile responsabilità di qualche operatore della struttura (il cui amministratore unico è lo stesso sindaco Iannetta) sono stati dissipati dalle indagini dei militari: il personale non aveva l'obbligo di guardare a vista gli ospiti. Il corpo del pensionato è stato restituito alla famiglia per le dovute esequie. Mentre la comunità di Belmonte si è chiusa in un doloroso silenzio.

Dinamica al vaglio dell'Arma

Se in un primo momento gli inquirenti avevano ipotizzato che Rocco, dopo aver preso parte a una festa per l'Epifania, avesse raggiunto la sua stanza scivolando improvvisamente dal balcone, ascoltando i testimoni i carabinieri hanno tracciato tutt'altro quadro.
Nessuna festa nella comunità. Rocco è rimasto vittima di una tragica fatalità nel giorno dell'Epifania. Ciò che resta è l'impossibilità, nonostante la celerità dell'intervento, di salvargli la vita.
All'arrivo sul posto dei carabinieri coordinati dal capitano Matromanno e del 118 non c'era già più nulla da fare: Rocco non respirava. Troppo gravi le ferite riportate nell'impatto con il suolo dove è rimasto immobile. Il dramma si è consumato in poco tempo. Il tonfo e le urla hanno annunciato un accadimento terribile: il cinquantanovenne ha riportato un politrauma e un'emorragia che sono risultati fatali. Poi l'arrivo del personale e dei soccorritori: tutto inutile.