Ad essere in crisi non è solo il territorio e il settore economico e industriale. A pagare le spese di queste criticità sono i cittadini e le famiglie. interi nuclei ridotti in povertà da un giorno all'altro, genitori che hanno perso il lavoro e la fonte di sostentamento e che devono riuscire a far fronte ai bisogni quotidiani, alimentari, di prima necessità ma che, soprattutto, devono assicurare ai figli un luogo sereno e sicuro in cui vivere. Migliaia di storie, centinaia di volti e dietro ognuno di loro un dramma, piccolo o grande, la vergogna, l'umiliazione, e il coraggio di andare avanti.
Una sola grande soluzione, l'amore, quello che riesce a tenere unite le famiglie anche in momenti difficili e in tempi bui come questi. Il vescovo Antonazzo nelle sue omelie di Natale e di Capodanno ha ricordato la figura fondamentale della Madonna: «La donna, madre, amore allo stato puro, che ha accolto in se la salvezza per l'uomo. In lei l'eterno è diventato tempo permettendo a tutti di riempirsi della gioia di Dio». La donna è la famiglia, la famiglia è fondamentale. Ma per guardare avanti ci deve essere la gioia di fare famiglia. A sostegno di questa importante struttura della società c'è la Diocesi, con la Caritas, con le parrocchie, con le associazioni. Continua senza sosta il percorso di formazione.