Attonita e ancora incredula. Così la città s'è svegliata dopo la scomparsa del diciottenne Edoardo Caldaroni, trovato dai familiari impiccato nel garage della loro casa. Ieri mattina al cimitero di Sora, dove si trova la salma del ragazzo, è arrivato il medico legale Antonella Conticelli, che ha eseguito l'ispezione cadaverica. Per approfondire le cause della morte del liceale, stamattina sarà eseguita anche l'autopsia. Parenti, colleghi di lavoro dei genitori di Edoardo e amici di famiglia si sono stretti numerosi ieri attorno a mamma Graziella e papà Bruno, distrutti dal dolore. «Una famiglia rispettabilissima hanno detto alcuni amici della coppia che ha subito una tragedia inspiegabile. Non ci crede ancora nessuno che sia successo veramente. A Edoardo poi! Un ragazzo dalle mille qualità, con una vita intera davanti. Questa tragedia lascia un vuoto incolmabile. Faremo di tutto per restare vicino alla famiglia». Proprio pochi giorni fa, il giovane aveva salutato il nuovo anno pubblicando alle 12.03 del primo gennaio un suo post: "2018, anno della maturità, in tutti i sensi.
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Una frase accompagnata dall'immagine del suo tanto sognato itinerario da fare in sella alla sua motocicletta, che doveva rappresentare il momento di svago dopo l'impegno degli esami di maturità. Un viaggio-sogno nei Paesi nordici svanito di colpo in una tragedia che ha gettato l'intera comunità nella desolazione. Nelle prossime ore la ditta di onoranze funebri "Ianni e Caira" renderà note la data de l'ora dei funerali. Presenti ieri mattina alla camera mortuaria del cimitero sia i carabinieri, che stanno indagando e raccogliendo testimonianze per riuscire a dare una spiegazione a quanto accaduto,sia gli agenti della polizia locale, ma anche il sindaco Roberto De Donatis e l'ex primo cittadino Ernesto Tersigni.
Pure il mondo della scuola è in lutto: il ragazzo frequentava l'ulti mo anno del liceo scientifico Leonardo Da Vinci. Lo conoscevano in molti e tutti gli volevano bene.
Con quella di Sora, anche la comunità di Monte San Giovanni Campano piange la prematura scomparsa di Edoardo.
La famiglia Caldaroni, originaria dell'Anitrella, è molto conosciuta e in paese e torna spesso a salutare nonni, zii e parenti.
La parrocchia di Sant'Anna si è stretta al dolore dei familiari e in particolare di papà Bruno: «Da ieri sera il primo pensiero per la comunità di Anitrella è per lui, per Edoardo, per l'interruzione del suo progetto di vita,per i suoi genitori, per sua sorella e per i suoi nonni. Una vita che si spegne troppo presto toglie un po' di futuro e di fiducia a tutti. Pregare, aiutare, rendersi utili può alleviare la pena, può essere strada per superare il sentiero di impotenza che in certi momenti sovrasta ogni cosa»