Nuovo primato di inquinamento per la città di Cassino. Se da una parte quest'anno la centralina di viale Dante non ha sforato i limiti per quel che riguarda le polveri sottili (ovvero le Pm10, quelle causate perlopiù da ambienti indoor, dunque stufe, camini e caldaie oltre che dalla zona industriale e solo in minima parte dalle auto) dall'altro Cassino è quella che fa peggio nel Lazio per quel che riguarda le polveri fini (ovvero le Pm 2,5 quelle che, per il 90% sono causate dalla combustione e soprattutto dallo smog del traffico veicolare). Con il valore medio annuale di 18 comunque nella norma visto che il limite annuale consentito dall'Arpa Lazio è di 25 la città martire nel 2017 è risulta essere in questa speciale classifica la più inquinata della Regione. Un nuovo triste primato, dunque, dopo quello del 2015 che vide Cassino "trionfare" addirittura livello nazionale per quel che riguarda le Pm10. Quest'anno le polveri sottili sono invece rimaste nella media tant'è che il sindaco alla fine del 2017 non ha perso l'occasione per bacchettare i suoi predecessori in Municipio. «Il comune di Cassino per la prima volta negli ultimi dieci anni non ha superato il limite imposto dalla legge per quanto concerne le giornate di sforamento delle Pm10. Quello ottenuto quest'anno è un risultato molto importante anche alla luce del fatto che due anni fa, nel 2015, Cassino il giorno di Natale è stata classificata la città più inquinata d'Italia e deve rappresentare non un punto di arrivo ma un ulteriori stimolo a fare meglio. Chiederemo ancora l'aiuto dei nostri concittadini e metteremo in campo tutte le azioni necessarie per far sì che la lotta alle polveri sottili diventi una battaglia comune e non solo della nostra amministrazione». Parole che non hanno convinto però gli ambientalisti e gli attivisti locali che ieri, alla luce di questi risultati pubblicati dall'Arpa Lazio, non hanno mancato l'occasione per evidenziare che -purtroppo - il problema dello smog e dell'inquinamento in città è tutt'altro che risolto e aver sospeso l'isola pedonali durante le vacanze natalizie non ha di certo aiutato visto che le polveri fini hanno fatto registrare il livello peggiore della Regione Lazio. Ma il primo cittadino non si scalfisce e spiega: «Sulle Pm 10 non siamo andati mai così bene da 10 anni. Per quel che riguarda le Pm 2,5 siamo comunque nella norma, ed è questo che a me interessa. Non avevamo risultati del genere da anni. L'isola pedonale non c'entra nulla, per quel che riguarda polveri fini e ultrafini bisognerà fare un intervento ad hoc strutturale con il piano urbano del traffico che porteremo a termine nel biennio 2018-2019».