Panico giovedì mattina nella struttura sociale di Cappella Morrone nella quale vivono alcuni senza tetto. L'albergo sociale era stato destinato alcuni anni fa ad un'associzione per offrire un tetto ad alcune persone che erano in piena emergenza abitativa. A oggi ci vivono tre italiani, un ragazzo ungherese e una stanza è stata occupata da alcuni africani. Giovedì mattina gli italiani hanno sentito un forte odore di gas provenire dalla stanza occupata che purtroppo era chiusa a chiave. Spaventati hanno abbandonato la struttura e hanno chiamato i vigili del fuoco. Giunti sul posto i vigili hanno sfondato la porta della camera e hanno trovato all'interno dieci bombole di gas, una cucina da campeggio,un fornellone e un barbecue. In un contesto igienico sanitario al limite del vivibile. Sul posto anche gli agenti di polizia e gli assistenti sociali che sono rimasti senza parole davanti a tanto degrado. Sporcizia, valige, materassi distrutti,secchi luridi e abiti accatastati ovunque. Sul fornellone un pentolone con una  zuppa lasciata lì da tempo. L'assessore Leone ha dichiarato caustico: «Ci sono delle regole da rispettare per poter vivere nella società civile.
E qui non sono state neanche lontanamente prese in considerazione. Adesso basta. Procederemo con un censimento, se non riusciremo a capire chi occupa le stanze e come ha fatto ad entrare, la destinazione d'uso della struttura cambierà. Sarà preparato un bando per la realizzazione di una casa d'accoglienza per minori non accompagnati. Il limite è stato superato e la tragedia è stata sfiorata per miracolo»