Effettuata ieri sera l'autopsia nell'ospedale "Fabrizio Spaziani" di Frosinone sulla salma di Vincenzo Frasca, l'ottantatreenne di Intignano ritrovato morto in una cisterna la notte di Natale, dopo essere scomparso il pomeriggio del 28 novembre. Ad effettuare l'esame il medico legale Mariani, incaricato dal magistrato. L'autopsia chiarirà come e quando l'anziano è deceduto, elementi che ancora sono avvolti nel mistero e che sono attesi dai carabinieri diretti dal maggiore Argirò che dirigono l'inchiesta e soprattutto dai familiari e da chi conosceva Vincenzo. L'esame è durato alcune ore e soltanto dopo di questo, se ci sarà l'ok oggi del magistrato, la salma sarà riconsegnata alla famiglia per lo svolgimento dei funerali che saranno gestiti dall'impresa funebre "La Frusinate". La data potrebbe essere quella di domani pomeriggio. L'autopsia è fondamentale perché chiarirà la data del decesso. Resta in piedi l'ipotesi che Frasca, nel suo girovagare, stesse facendo rientro nella sua zona e, passando in quel punto, sia caduto nella cisterna o vi sia salito sopra da una scaletta precipitando poi al suo interno. Se questa tesi venisse confermata resterebbe il mistero di dove l'anziano abbia trascorso i giorni e le notti durante la sua assenza. La notizia ha scosso tutta la comunità locale che si sta stringendo al dolore dei familiari, che non riescono a spiegarsi questa triste e dolorosa storia. Oggi comunque se ne saprà di più, l'autopsia metterà dei punti fermi oltre a quello tragico del ritrovamento del corpo dell'anziano nella notte di Natale.