Ragazzino in bici si scontra con un'auto, "vola" per circa dieci metri e rovina pesantemente a terra: soccorso e portato in ospedale a Frosinone con un politrauma agli arti inferiori, escoriazioni varie e contusioni su diverse parti del corpo. Per fortuna, tuttavia, le sue condizioni non sono gravi.
LA CRONACA
E' accaduto intorno alle 12.30 ad Alatri, nel popoloso quartiere "Murette", lungo la strada interna che da via Aldo Moro conduce all'incrocio delle Civette e poi a quello di Bitta. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, il ragazzino, N.M. di circa 13 anni, residente poco distante dal luogo dell'incidente, in sella alla sua bici scendeva dalla strada che conduce alle nuove case popolari della zona e si stava immettendo su via Murette. In senso contrario, direzione Frosinone, scendeva una Citroen C1 con alla guida una signora di Alatri. La conducente dell'auto, stando a quanto raccontato da alcuni testimoni, avrebbe in tutti i modi cercato di evitare l'impatto con la bici, frenando e sterzando. Purtroppo, le manovre non sono state sufficienti ad evitare lo scontro: N.M. è stato centrato in pieno con la parte anteriore sinistra della macchina, la bici è volata via a diversi metri di distanza, stessa sorte per il 13enne che è stato sbalzato pesantemente sull'asfalto e quindi sul vicino marciapiedi (fortunatamente nella dinamica dell'incidente sembra non aver battuto la testa, particolare che gli ha evitato conseguenze ben più gravi).
La signora si è immediatamente fermata per prestare i primi soccorsi al ragazzino, mentre anche altri automobilisti e diversi residenti nelle case della zona sono accorsi per aiutarla. Quindi, sono giunti i sanitari del 118 che, dopo aver stabilizzato il 13enne - rimasto sempre vigile - lo hanno trasportato all'ospedale "Fabrizio Spaziani" di Frosinone. Sul posto si è quindi portata una pattuglia della polizia locale per i rilievi di rito e per accertare la reale dinamica dei fatti. 
Come detto, fortunatamente, per N.M l'incidente dovrebbe risolversi con qualche frattura e contusione e, soprattutto, con un grande spavento. E con la prospettiva di dover trascorrere il Natale in un lettino del nosocomio frusinate.