Poche settimane fa aveva perso la mamma. Un dolore immenso, quello di un figlio a cui la vita aveva portato via troppo presto la madre. Il primo dicembre sulla sua pagina Facebook aveva scritto parole struggenti per la mamma morta da pochi giorni. «Cara mamma, ogni giorno era più difficile, ogni incontro era più lontano, nonostante cercassi di starti vicino – scriveva Stefano Malizia, residente in zona Pescara, diciassette giorni fa sul suo profilo di Facebook – Quel vuoto che diventava sempre più profondo. Sei stata strappata alla vita tu che alla vita eri aggrappata con le unghie e con i denti. Tu che eri la persona più coraggiosa, generosa, solare, umile e pura che io abbia mai conosciuto. Mi hai lasciato preziosi ricordi e altrettanti preziosi insegnamenti e so che non vorresti vedermi così affranto, ma non posso farne a meno, credimi, ma non riesco a capacitarmene. È una realtà troppo scioccante, troppo cruda, troppa amara. Ti voglio bene mamma». L'altra sera un'altra notizia scioccante, amara, ha raggiunto la famiglia di Malizia, gli amici, i conoscenti, la comunità di Ceccano. La morte del ventitreenne ha sconvolto tutti i parenti, il fratello maggiore e i conoscenti di un ragazzo che stava attraversando un periodo bruttissimo per la scomparsa della madre, cercando di trovare forza anche per il padre, portando nel cuore e nella mente i ricordi più belli e gli insegnamenti della "donna della sua vita". Stefano era laureato in chimica, aveva frequentato l'Itis a Ceccano. Uno studente modello, come lo ricorda la professoressa Loredana Alviti: «Un ragazzo davvero in gamba e molto bravo, dal cuore d'oro». «Assurdo quanto accaduto. Non abbiamo parole. Stefano resterà sempre nei nostri cuori. Un ragazzo perbene, dal cuore grande, un amico speciale su cui poter sempre contare. Non riesco ancora a crederci, mi sembra un incubo – il ricordo di un amico – Stefano sei stato e resterai un grande amico. Non ti dimenticherò mai. Ora lo immagino con la mamma, che ci sorridono dal cielo»