Babbi Natale entrano all'ufficio postale, accento italiano, taglierino e pistola in pugno, minacciano i dipendenti e riescono a farsi consegnare i soldi. Con il bottino nel sacco, di 3.000 euro, fuggono e fanno perdere le loro tracce. Rapina all'ufficio postale di via Mascagni. Sul posto carabinieri e polizia. Sull'accaduto indagano gli uomini dell'Arma che hanno avviato tutti gli accertamenti per cercare di dare un nome a un volto ai rapinatori.
La ricostruzione
Sono da poco trascorse le 10. Un via vai di persone. Entrano e ed escono dall'ufficio postale, nella parte bassa del capoluogo. Ne approfittano anche in vista della chiusura per l'8 dicembre, che dà il via alle festività natalizie. E come accade spesso in questo periodo, vedere Babbi Natale in giro non desta stupore. Forse, anche approfittando del fatto che quel vestito rosso, quella barba bianca e quel cappello, destano simpatia, i due rapinatori hanno agito indisturbati.Raggiunto l'ufficio postale hanno tirato fuori, uno la pistola, l'altro il taglierino. Si sono avvicinati alle casse. Tenend oin pugno le armi, hanno minacciato i dipendenti, si sono fatti consegnare i soldi, circa 3.000 euro. Grande lo spavento anche dei clienti presenti. Per fortuna nessuno è stato ferito. Con il bottino, i due, si sono poi dileguati a gambe levate. Sono fuggiti a piedi, verso Frosinone Scalo. L'ufficio è stato chiuso al pubblico subito dopo la rapina. Un cartello è stato affisso davanti alla porta d'ingresso.
L'allarme
Appena i due Babbi Natale rapinatori sono fuggiti, è stato lanciato l'allarme a polizia e carabinieri. Pattuglie e volanti hanno raggiunto la zona e setacciato l'intero territorio e le zone circostanti.
Molto probabilmente i due sono stati aiutati da un complice, che li ha attesi con un'auto con la quale sono fuggiti. Indagini a tutto campo dei carabinieri che hanno raccolto testimonianze ed effettuato i rilievi del caso per rintracciare gli autori del colpo. La notizia si è diffusa in poco tempo anche sul social network. Stupore anche perché i due banditi erano vestiti da Babbi Natale.
Quella di ieri, non è stata la prima rapina ai danni dell'ufficio postale di via Mascagni. Intanto, dopo il raid di ieri, si riaccendono i riflettori sulla sicurezza.
Ladri di cellulari
Anche il pomeriggio è stato abbastanza movimentato. In via Aldo Moro, due persone, sui sessant'anni di età uno, e sui settanta l'altro, sono entrate in azione in un negozio di telefonia. Indossavano cappelli. Pronti a rubare cellulari. Ma sono stati scoperti e sono fuggiti a bordo di una Punto. Sembra che gli stessi, in mattinata, abbiano messo a segno un furto, in un negozio, sempre di telefonia, a Pontecorvo. Diversi anche i furti nelle abitazioni, che si stanno verificando soprattutto nell'ultimo periodo. Come raccomandano spesso le forze dell'ordine, è necessaria anche la collaborazione dei cittadini, qualora notassero movimenti strani e persone sospette sarebbe opportuno contattare subito il 112 o il 113.
La rapina precedente
L'ultima rapina in pieno giorno, prima del colpo di ieri alle Poste, si era verificata lo scorso 25 ottobre, sempre in una zona piena di attività, nella parte bassa del capoluogo, in via Tagliamento. Con il volto coperto dal casco, accento locale, pistola in pugno, due banditi avevano fatto irruzione nel laboratorio orafo. In quel momento c'erano il proprietario e una sua parente. Proprio quest'ultima, una giovane donna, era stata presa come ostaggio dai malviventi che avevano costretto, così, il titolare a farsi consegnare i gioielli contenuti nella cassaforte, per un valore di circa 20.000 euro. Con il bottino erano fuggiti in sella a uno scooter. Il mezzo era stato ritrovato poco dopo nella zona del quartiere Selva Piana