«Lacrime e sangue». La strada per salvare l'Ideal Standard di Roccasecca è lunga e tortuosa, tante le buche da superare per arrivare all'obiettivo: far ritirare la cessata attività e i licenziamenti per i 320 lavoratori. Ieri lo sciopero di otto ore davanti ai cancelli con centinaia tra lavoratori, cittadini e politici. Allo sciopero del sito roccaseccano si sono uniti anche per 4 ore i colleghi dell'Ideal Standard i Trichiana. Roccasecca produce sanitari di alta gamma e per anni con i suoi prodotti ha trainato il gruppo. A sostegno delle tante famiglie del Cassinate, circa 500 tra dipendenti diretti e indotto, è scesa in campo anche il prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli: «Sono in costante contatto con il Ministero dello Sviluppo Economico. Bisogna fare tutto il possibile, finché c'è trattativa c'è la speranza che la società sia coscienziosa e torni sui suoi passi. Si deve rendere conto che ha preso tanto da questo territorio. È ora che restituisca qualcosa. Circa 500 persone in mezzo a una strada significa lacrime e sangue». Due i prossimi appuntamenti importanti, il 14 dicembre al Mise e il tavolo in Regione dove si affronterà il problema dell'azienda ma le sensazioni che trapelano dai "corridoi politici" sono poco confortanti. Dubbi creati anche comunicato dei giorni scorsi della multinazionale dovesi diceva che l'intenzione è quella di mantenere una forte presenza sul territorio nazionale ma «la decisione di avviare la procedura giunge dopo mesi di approfondite analisi che non hanno fornito soluzioni a lungo termine adeguate alle problematiche strutturali che devono essere affrontate a Roccasecca. Ideal Standard è consapevole della gravità di questa decisione e intende ridurre quanto più possibile l'impatto sociale, intraprendendo un dialogo costruttivo con i sindacati, le Rsu e le istituzioni».

Lavoratori pronti a tutto
Ieri anche una delegazione di lavoratori del sito roccaseccano ha sfilato a Roma durante la manifestazione nazionale Cgil per far conoscere a tutta l'Italia il problema dell'Ideal Standard di Roccasecca: un sito produttivo che tra 75 giorni cesserà di produrre e manderà a casa 320 dipendenti. La delegazione ha sfilato per le vie della Capitale al fianco della segretaria nazionale Cgil, Susanna Camusso, per chiedere sostegno alla loro battaglia per scongiurare una catastrofe