Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, per lo stabilimento Fca di Piedimonte San Germano si prevede un 2018 tutt'altro che roseo. Al contrario: si addensano nubi nerissime. Ieri mattina la dirigenza aziendale ha convocato le rappresentanze aziendali dello stabilimento e ha comunicato che dal 2 gennaio all'8 gennaio compreso ci sarà fermata produttiva e tali giornate saranno coperte da permessi annuali (i cosiddetti par) e ferie in modo collettivo.
L'ora della protesta
Una decisione, quella di utilizzare i par, che trova assolutamente contraria la Fiom-Cgil che con il segretario provinciale di Frosinone e Latina Donato Gatti, dice: «Quelli sono permessi individuali dei lavoratori». Ma il leader dei metalmeccanici del sindacato rosso mette in evidenza anche e soprattutto la triste parabola della fabbrica: «A fine gennaio scadono i contratti dei 300 interinali a cui è stato prorogato il contratto a ottobre, ma se queste sono le premesse non si annuncia nulla di buono». Ancora più in salita è la strada per quanto riguarda i 532 interinali che hanno perso il posto di lavoro e che da accordo sindacale dovrebbero rientrare se ci sarà una salita produttiva. Già: ma ci sarà mai la ripresa produttiva? E quando? Cosa aspetta alle future generazioni? Cosa aspetta ai lavoratori che aspettano di andare in pensione? Domande che hanno una difficile risposta per questo motivo oggi la Fiom-Cgil sarà alla manifestazione nazionale a Roma con ben 3 pullman in partenza dalla Ciociaria. «Questo pezzo di Paese ha bisogno di risposte che ancora non ci sono. Per questo per il 2 dicembre la Cgil ha indetto una mobilitazione generale territoriale contro la proposta del governo: per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire un futuro ai giovani.La Cgil –dice la dirigente sindacale –come sempre è al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici: sentiamo fortemente la loro rabbia e la loro delusione, e rivendichiamo per intero i contenuti della piattaforma unitaria che chiedeva cambiamenti universali del sistema previdenziale, a partire dalla Legge Fornero. È ora però importante, anche attraverso la manifestazione del 2 dicembre, dire con forza che la vertenza pensioni è aperta,che il Parlamento può ancora intervenire per dare risposte al mondo del lavoro: si è aperta infatti la fase degli incontri della Cgil coi gruppi parlamentari». La partita insomma è tutt'altro che chiusa.
Il nodo sicurezza
Altra questione delicata sul fronte di Fca è la sicurezza: non solo all'interno ma anche e soprattutto fuori. Una tuta rossa dello stabilimento denuncia le precarie e inaccettabili condizioni che noi operai Fca siamo costretti a vivere all'uscita dall'azienda a fine turno di lavoro. «In particolare - rivela - il giorno 29 novembre, al culmine di una copiosa giornata di pioggia usciti alle 22 abbiamo come sempre atteso l'autobus nei "nuovi"punti di fermata privi di marciapiedi, pensiline e puntiluce peroltre mezz'ora. Ègiusto mettersia rischioogni giorno per tornare a casa perché mancano le condizioni di sicurezza ed elementari infrastrutture urbanistiche degne di qualsiasi luogo?».