Le mafie guardano con sempre maggior interesse al resto del Lazio.  E la provincia di Frosinone non fa eccezione. A ricordare che non c'è solo il caso di Ostia e che anche il Sud del Lazio è nel mirino dei clan malavitosi è stato, ieri, il Sole 24 Ore. Nell'edizione on-line del quotidiano economico c'è una mappa di tutte le organizzazioni criminali presenti sul territorio regionale.
Nello studio si ricordano i documenti ufficiali con i quali esponenti della magistratura, soprattutto in occasione delle inaugurazioni degli atti giudiziari, hanno messo in guardia l'opinione pubblica e riferito dei risultati di alcune inchieste. A Frosinone, secondo il Sole 24 Ore, puntano nove organizzazioni criminali. Ovvero la ‘ndrangheta con la cosca Avignone-Zagari-Viola; la camorra con i casalesi, i Belforte, i Mallardo, gli ex Alfieri e i Tolomelli; la Sacra Corona Unita con i Trane. Infine si fa riferimento ad altre organizzazioni con i Di Silvio e gli Spada. Ben più corposo l'elenco per la provincia di Latina dove vengono censiti undici clan camorristici, quattro di ‘ndrangheta e due di Cosa nostra. Nell'analisi del Sole 24 Ore si fa riferimento alla relazione del presidente della corte d'Appello di Roma, Antonio Marini, nell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2014.
In quell'occasione veniva evidenziata la posizione baricentrica di Frosinone, tra Roma e Napoli, e la presenza delle industrie. «La vicinanza dei territori direttamente controllati dai casalesi e lo scarso radicamento della criminalità locale pongono l'esponente di un clan camorrista che si insedia su tale territorio, in una posizione di assoluta egemonia». Al che, spiegava Marini, non c'è nemmeno bisogno di usare la minaccia.