Ha tentato un approccio con una ragazza. Non riuscendoci le ha mostrato delle foto di donne nude. Denunciato dai carabinieri un ragazzo della Sierra Leone ospite di un centro d'accoglienza.In mano aveva ancora il telefonino con le immagini a luci rosse. L'episodio è avvenuto nel pomeriggio di lunedì in via Marittima. Mentre la ragazza stava passeggiando da sola. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione Scalo, l'uomo, 22 anni, ospite di un centro d'accoglienza di Torrice, avrebbe attaccato bottone con una passante. Quest'ultima, una diciannovenne residente nel capoluogo, non ha gradito il tentativo di approccio dell'africano e ha cercato di liquidarlo subito in poche battute. Ma il tentativo è risultato vano: lui ha insistito e ha cominciato a pressare sempre più insistentemente la ragazza. La quale non sapeva più come liberarsi della presenza del molestatore. L'uomo, non contento, avrebbe preso il cellulare per mostrare alla ragazza una serie di foto di donne nude. Un atteggiamento che ha ancora più infastidito la diciannovenne.
La ragazza ha tentato in tutti i modi di allontanarsi e, alla fine, ha trovato riparo all'interno di un locale commerciale della zona. Da lì poi sono stati allertati i carabinieri. Ma non prima che l'uomo desistesse dal suo intento. L'immigrato è entrato anch'egli nel negozio e ha continuato a mostrare le foto oscene alla ragazza, anche in presenza del titolare dell'attività commerciale. Un atteggiamento che ha sorpreso i presenti. Subito dopo il sierraleonese, per evitare guai peggiori, si è allontanato in tutta fretta da via Marittima. Ma la fuga gli è servita a poco. I militari della stazione Scalo, infatti, grazie alla descrizione fornita dai presenti alla scena, l'hanno intercettato e lo hanno denunciato per i reati di "molestia e disturbo alle persone". Recuperato dagli uomini dell'Arma anche il cellulare con ancora in memoria le foto mostrate alla ragazza. Per l'africano è stata anche avanzata la proposta di espulsione dal territorio nazionale. L'ennesimo episodio di una difficile convivenza tra i frusinati e i richiedenti asilo.