Il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Valeria Fadeli torna al Campus Folcara. Sarà lei, difatti, l'ospite d'onore della cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico che si terrà nel mese di gennaio: prossimamente lo staff del ministro comunicherà all'ateneo di Cassino la disponibilità della titolare del Dicastero, quindi verrà ufficializzata la data. Proprio la scorsa settimana il Miur ha firmato il decreto per trasferire all'Unicas 9,6 milioni di euro per far fronte al maxi debito e in particolare alle due rate delle rottamazione delle cartelle. Questo permette all'ateneo di tirare un sospiro di sollievo fino alla prossima primavera nonostante il ritardo di qualche giorno nel pagamento degli stipendi.
Dunque, quella della Fedeli sarà una visita-simbolo: per testimoniare cioè che la strada tracciata dall'Unicas per uscire dalla crisi è quella giusta; per dire cioè che il piano redatto per far fronte al buco di 40 milioni di euro venutosi a creare nelle casse a causa dei contributi Inps non versati nel periodo 2011-2014 è stato promosso a pieni voti, quindi si può guardare avanti con serenità.
Crescono gli iscritti
La lectio magistralis quest'anno sarà affidata al dipartimento di Economia e Giurisprudenza ma la cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico più che sulla prolusione del docente avrà tutti i riflettori puntati sulla relazione del rettore Giovanni Betta. Era febbraio del 2017 quando è stata ufficializzata la notizia del maxi buco: da allora è stata dapprima avviata un'indagine interna per aiutare gli inquirenti nella ricerca dei colpevoli; poi è stato messo a punto il piano di risanamento per evitare il commissariamento; infine la commissione presieduta da Intrisano ha individuato i tagli da apportare ai vari settori. Quindi la prima visita della Fedeli, la rottamazione delle cartelle e il piano ventennale per pagare il debito con l'Inps e continuare a stare in piedi. Un anno vissuto con l'incubo del commissariamento e della chiusura e che sarà raccontato dal rettore Betta. Il quale darà un annuncio, nel corso della cerimonia: l'Unicas sfonda il muro dei 2.000 immatricolati e fa meglio dello scorso anno.
Nonostante il "terremoto" e nonostante i "gufi", la passione e l'abnegazione dei docenti e della comunità accademica è stata decisamente più forte. L'orientamento è andato avanti spedito e così oggi il rettore può snocciolare queste cifre: al 17 novembre gli immatricolati puri (ovvero che si iscrivono per la prima volta a un ateneo) sono 1.477 alla triennale e 429 alla magistrale. Il totale fa 1906; l'anno accademico 2016/2017 si era chiuso a quota 2.100. Ma è sulle magistrali che si registrerà il sorpasso. Perchè c'è tempo fino a maggio per iscriversi e dai numeri in possesso del rettore il sorpasso alla fine sarà di poche unità, ma di certo si metterà la freccia. Sulle triennali si registrerà un sostanziale pareggio, ovvero 1.530 come l'anno scorso. Mentre oltre 600 saranno quelli della magistrale contro i 570 dell'anno scorso. Intanto da domani, e per tre giorni, l'Unicas sarà sotto la lente dell'Anvur per l'accreditamento periodico con interviste agli organi collegiali, agli studenti e ai laureati in vari dipartimenti. Venerdì è atteso il primo resoconto per vedere se l'ateneo verrà promosso oppure verranno evidenziate criticità.