L'ultimo in via Rodi ha fatto risalire in gola l'amarezza di una intimità violata, di una serenità negata, del diritto all'inviolabilità del proprio domicilio che per molti rappresentano soltanto un insensato groviglio di parole. I furti a Cervaro, come nell'hinterland, sono in aumento. Non si tratta, purtroppo, di un caso isolato: tra quelli consumati e quelli tentati siamo a circa 10 casi in una settimana. Cioè in termini numerici, più di uno al giorno.
Attimi di paura venerdì pomeriggio in via Rodi, a Cervaro. Nell'abitazione di una coppia di ultraottantenni sono entrati quattro malviventi che hanno rubato una catenina d'oro. Scoperti dai padroni di casa, sono fuggiti. Ma sono stati intercettati dai familiari delle vittime che hanno annotato la targa di un'Audi di colore scuro su cui i ladri sono saltati, facendo perdere le proprie tracce. Immaginabile lo choc dei proprietari che si sono trovati faccia a faccia con i malviventi. Il dettaglio, non secondario, della mancata violenza nei confronti delle vittime farebbe pensare più a una banda non slava. Ma questo è soltanto una delle ipotesi al vaglio dei militari della Compagnia di Cassino, agli ordini del capitano Ivan Mastromanno. Ieri è stata formalizzata la denuncia permettendo così di dare un consistente impulso alle indagini. In realtà le ricerche sono partite nell'immediatezza. Da diversi giorni i cittadini hanno lamentato la presenza di venditori ambulanti mai visti, facce nuove. Poi il raid, per fortuna non sfociato in violenza. Non l'unico. Nell'arco di una settimana, almeno 10 i colpi tra il centro e le campagne, ovviamente tra i consumati e quelli solo tentati. Anche nelle zone periferiche della città martire la psicosi da furti è scattata da qualche tempo: colpi in abitazione anche mentre i proprietari erano in chiesa per i funerali. Tanto che i comitati cittadini, come quello "Solfegna Cantoni", sono ripartiti con le ronde (non armate) sfruttando gruppi WhatsApp per segnalare in tempi utili presenze sospette, coinvolgendo le forze dell'ordine.