È stato afferrato per un braccio mentre stava per buttarsi nelle acque fredde del fiume, con il dichiarato intento di volersi lasciare andare. Sono stati i carabinieri di Cassino, con una delicatezza e una preparazione davvero uniche, a trarre in salvo il ventottenne di Cervaro, pronto all'insano gesto. A lanciare l'allarme, poco dopo le 6 di ieri, è stata sua madre. La sua stanza vuota era per lei la spia che qualcosa di terribile stava per accadere: sapendo del momento complesso vissuto dal figlio, ha immaginato. Ha visto col cuore quello che solo una mamma può vedere. E ha chiamato i carabinieri. In pochi secondi i militari della locale Stazione, della Compagnia di Cassino coordinata dal capitano Ivan Mastromanno e dal luogotenente Raucci - agli ordini del colonnello Fabio Cagnazzo - hanno iniziato le ricerche. La segnalazione In quegli stessi minuti i carabinieri di Cassino hanno ricevuto un'altra dettagliata segnalazione. Una donna, che stava percorrendo il Quinto Ponte - lungo la Casilina - ha notato la presenza di un giovane che a piedi nudi stava scavalcando il ponte. Solo il tempestivo intervento dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Cassino ha permesso di fargli salva la vita. L'uomo, nel frattempo, si era posizionato su una condotta d'acqua calandosi a circa un metro e mezzo dalla sede stradale. Mentre uno dei carabinieri attirava la sua attenzione e cercava di dissuaderlo con grande abilità, l'altro si posizionava dalla parte opposta e approfittando di un momento di distrazione dell'uomo riusciva ad afferrarlo ad un braccio, evitando che portasse a compimento l'insano gesto. Successivamente è stato riportato sulla sede stradale e affidato alle cure del personale medico del 118 che lo ha trasportato al Santa Scolastica per le cure del caso. Da una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che alla base del gesto ci siano problemi legati alla sfera familiare.