Un andirivieni sospetto davanti al bar. Giovani che si avvicinano a un uomo, parlottano con lui per qualche secondo, poi una stretta di mano (altrettanto sospetta) e si allontanano. Una scena che si è ripetuta parecchie volte nella tarda serata di venerdì davanti agli occhi degli agenti della Guardia di Finanza di Frosinone che, agli ordini del capitano Angelo Guglietta, erano impegnati in un servizio di controllo del territorio. I finanzieri sono rimasti per oltre un'ora appostati nei pressi del bar, a quell'ora affollato di ragazzi, registrando ogni movimento. Infine sono entrati in azione facendo scattare le manette ai polsi del sessantenne ceccanese Salvatore Ceccarelli, titolare di una falegnameria del posto. L'uomo è stato arrestato con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. In particolare cocaina. Gli vengono contestate le varie cessioni di droga alle quali i finanzieri hanno assistito durante l'appostamento. Gli agenti della Guardia di finanza gliene hanno trovate alcune dosi addosso quando hanno deciso di far scattare il blitz. Poco prima avevano fermato un giovane con in tasca una dose di droga. Messo alle strette, il ragazzo aveva raccontato da chi aveva acquistato la cocaina. Da qui l'arresto, il sequestro della sostanza stupefacente e del denaro contante ritenuto frutto dell'attività di spaccio. Ieri mattina il processo per direttissima al tribunale di Frosinone davanti al giudice Sandro Venarubea. I legali dell'uomo, gli avvocati Raffaele e Marco Maietta, hanno chiesto i termini a difesa e così il processo è stato aggiornato al prossimo 6 dicembre. Intanto Ceccarelli è stato rimesso in libertà con l'obbligo di firma. Non è la prima volta che l'imprenditore ceccanese ha problemi con la giustizia per via della droga. Una ventina di giorni fa, infatti, era stato fermato per lo stesso motivo.