Hanno chiesto soldi a un ginecologo per "sanare" quello che loro definivano un errore medico ma che in realtà era soltanto un modo per avallare  - come ricostruito dai carabinieri - una richiesta estorsiva: li hanno arrestati oggi, dopo un blitz, con i soldi della richiesta estorsiva ancora tra le mani.

Sono stati i militari del Norm della locale Compagnia, coadiuvati da quelli della Stazione di S.Apollinare (agli ordini del capitano Ivan Mastromanno e del luogotenente Raucci) a trarre in arresto in flagranza dei reati di "estorsione aggravata in concorso e porto abusivo di arma bianca" (estorsione commessa nei confronti di un noto ginecologo residente nel Cassinate) A.B., di 42 anni,  e il figlio  K.S. di 21 anni, residenti nel comune di Pietramelara, in provincia di Caserta.
"Entrambi già noti per analogo reato ed usura. Nel mese di ottobre - spiegano dal comando provinciale guidato dal colonnello Fabio Cagnazzo - il ginecologo denunciava presso una Stazione Carabinieri dipendente dalla Compagnia di Cassino, una richiesta estorsiva di diecimila euro, formulatagli da alcune persone di etnia rom per sanare, a loro dire, un errore del medico che aveva comportato danni fisici ad una ragazza minorenne, compagna di Kristian. La giovane coppia si era rivolta al professionista per un problema e poiché ciò non era andato a buon fine, gli addebitavano i problemi ginecologici conseguenti a questo trattamento. Dal periodo in questione il medico era stato tempestato da frequenti e sempre più insistenti contatti telefonici e incontri di persona, durante i quali veniva sempre minacciato a pagare il presunto danno causato se non voleva danni alla sua integrità fisica. Il medico esasperato dalle continue minacce, fingendo di acconsentire alla richiesta estorsiva, concordava di liquidare il danno, in euro 2mila. Questa mattina, quindi, veniva predisposto un mirato servizio da parte dei militari  che consentiva di trarre in arresto nella flagranza madre e figlio i quali, venivano bloccati subito dopo aver riscosso dal ginecologo la somma pattuita". Trovata in auto anche una roncola.