Era scaduta il 31 ottobre ma la proroga all'ordinanza anti-prostituzione non era stata ancora richiesta. Ci ha pensato ieri il sindaco di Cassino D'Alessandro che ha iniziato a imbastire la pratica e, questa mattina, verrà spedita in Prefettura la riedizione del testo anti-lucciole, in buona sostanza deve essere ri-emesso.
«Se possibile - ha spiegato ieri il sindaco - vorrei riproporla per un anno, a partire dal primo dicembre, altrimenti per sei mesi. La situazione è comunque rimasta invariata. Serve un'ulteriore azione di contrasto e alle forze dell'ordine serve uno strumento forte per poter agire: questo è il migliore che c'è, sperando di riuscire a multare più clienti che signorine».

Lo sfogo del sindaco è sempre il medesimo dal momento che è sua radicata convinzione che per contribuire a debellare il triste fenomeno si debbano colpire i frequentatori e non tanto le prostitute che, puntualmente, non pagano alcuna sanzione. Così lo stradone Fca, la zona limitrofa all'autostrada, via Cerro (qualche comparsata pure lungo la Casilina sud) restano aree affollatissime. Un incremento di prostitute e trans sudamericani che non passa inosservato.
Grazie all'ordinanza, continua a essere vietato «porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco a offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti nell'assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità».

La violazione si concretizza con lo stazionamento, l'appostamento della persona, l'adescamento di clienti e l'intrattenersi con essi, con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l'abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione.
È vietato anche solo «richiedere informazioni a soggetti che pongano in essere i comportamenti descritti al precedente punto primo e/o di concordare con gli stessi l'acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento».

Infine, non si può stare «alla guida di veicoli, eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale al fine di porre in essere i comportamenti descritti nel punto precedente». Le violazioni comportano sanzioni pecuniarie previste dal Nuovo Codice della Strada, ferma restando l'eventuale applicazione delle sanzioni penali e amministrative previste dalle vigenti disposizioni. Inoltre, qualunque fatto ritenuto rilevante ai fini fiscali, riscontrato dall'agente accertatore, nell'ambito dell'attività di controllo viene portato a conoscenza all'Agenzia delle Entrate, nonché al Comando Provinciale della Finanza, per consentire la valutazione, in merito agli accertamenti fiscali.