Scorre un fiume di soldi nelle case a luci rosse del centro di Cassino. Migliaia di euro che si infilano in parecchie tasche, come fossero caramelle.
Quando l'altro ieri la polizia ha bussato alla porta dell'ultima "alcova" urbana nascosta in un rispettabilissimo e storico condominio del centro, ha trovato due ragazze dell'est con oltre 3.200 euro ciascuna.
Era il guadagno di una settimana, da quando cioè erano sbarcate in città per praticare il meretricio nelle stanze che la loro maitresse gli aveva "gentilmente" sub-affittato.
E lei, brasiliana quarantenne, aveva il suo bel guadagno. Ognuna, per quelle quattro mura arredate con dovizia, doveva sborsare 30 euro al giorno, per un totale di 210 euro a settimana cadauna.
Stesso sistema della maitresse cinese, arrestata oltre un mese fa, che governava un'altra casa hot in via Sferracavalli: ma, in quel caso, la ricca percentuale era a prestazione o non giornaliera.
È un'industria florida, che si avvantaggia grazie alla celerità del web dove si combinano incontri in pochi minuti. Ma è un'industria che manda in tilt i residenti imbarazzati dal via vai di clienti giorno e notte. Anche quando presentano un atteggiamento sommesso, sguardo a terra e passo silenzioso, arrecano imbarazzo. Molti sbagliano addirittura a citofonare e disturbano famiglie e anziani.

La ricostruzione
Stavolta, però, i condomini hanno avuto un ruolo determinante.
Anche perché gli inquilini di quell'ambiente "riservato" hanno dato fondo a ogni esagerazione.
E da quelle quattro mura arrivavano rumori insopportabili: urla e schiamazzi hanno portato a far traboccare il vaso della sopportazione e parecchi hanno composto il 113 immaginando finanche feste all'interno. La volante del Commissariato è arrivata immediatamente lungo via Leopardi e ha bussato a quella porta. L'apertura è stata immediata, nessun sotterfugio, e all'interno c'erano due donne, una albanese e l'altra rumena, un brasiliano e cliente del posto.
Dagli accertamenti effettuati è subito emerso che le due ragazze erano prostitute che, come tutte le altre sbarcate in città, gestivano i loro incontri attraverso un sito "specializzato".
Pendolari del sesso a pagamento che sostano una settimana o quindici giorni in una determinata località e che pagano a "protettori" o maitresse il disturbo di un subaffitto all'interno di un appartamento.
Sono stati gli uomini del dottor Alessandro Tocco a scoprire, ancora, che le due signorine dovevano corrispondere, giornalmente, la somma di 30 euro alla affittuaria dell'appartamento per svolgere la loro attività... lavorativa.
La maitresse brasiliana, che si trovava al nord al momento del blitz, è stata rintracciata e denunciata all'autorità giudiziaria per favoreggiamento della prostituzione.

I guadagni da sogno
Calcolando il continuo rimpiazzo di signorine, con cadenza stabilita, i guadagni per la donna potevano arrivare a sfiorare i 1.500 euro al mese, a fronte di prezzi di mercato che neppure si avvicinano alla cifra.
Stesso discorso per le ragazze dell'est che arrivano a guadagnare 500 euro al giorno. Soprattutto perché i clienti, qui come altrove, non mancano mai!