Paura in piazza Labriola sabato notte. Non tanto e non soltanto per la furibonda lite inscenata nel cuore della movida, quanto piuttosto per l'incubo di ricadere nel"buio" precedente all'operazione "La Storia Infinita" quando venne smantellato dai carabinieri un sodalizio che era solito scatenare risse in centro sia come conseguenza diretta di diverbi tra gruppo egemone e gruppetti contrapposti,sia come una vera e propria "strategia del terrore"(come l'hanno ribattezzatagli inquirenti) per dare segnali di potere, chiari e inequivocabili,soprattutto ai commercianti.Nessuna architettura di questo tipo, sabato notte.Ma la chiamata alla polizia è stata "correte, c'è una rissa".Era passata la mezzanotte e mezza quando una volante ha raggiunto il posto, ha trovato due soggetti, poi arrivati in ospedale per farsi refertare, che secondo una primissima ricostruzione si erano pesantemente malmenati.
Calci e pugni a volontà.Ma perchè? Erano ubriachi? Erano sotto l'effetto di sostanze stupefacenti? Oppure è proprio la droga il "movente" della furibonda litigata.E non può essere neppure escluso che, al momento del violento diverbio,fossero anche altri i coinvolti,poi scomparsi.Così, al momento, non è stato preso alcun provvedimento della polizia fino a quando non saranno prodotte querele di parte.Ma si indaga.
E la pista che seguono gli uomini del dottor Alessandro Tocco è quella dello smercio di droga.Abbondante e ancora troppo caotico in piazza Labriola, laddove i vari sodalizi si contendono quegli spazi ricchissimi, lasciati vuoti un anno fa. Gruppi e gruppetti che recuperano i carichi prevalentemente dal casertano per poi spacciarli in una città esigente e, spesso, all'altezza di quei prezzi che si fanno sempre più alti.
È quasi doppio il costo di hashish, marijuana e cocaina rispetto al dicembre del 2016 che ha rappresentato uno spartiacque nella gestione degli affari illeciti.
A far salire il costo cipensano pure le forze dell'ordine:tanti i sequestri nelle ultime settimane, soprattutto tra ilgiovedì eilvenerdì.
Memorabile il ritrovamento, da parte della polizia, di mezzo chilo di hashish e marijuana sulle scale anti-incendio del Comune, come pure del chilo e 100 grammi di marijuana compressa nei pressi di un casolare a San Giorgio, un altro mezzo chilo ritrovato tra la vegetazione a San Silvestro e ancora mezzo chilo, occultato in uno zaino, nel cimitero di San Bartolomeo, laddove la sacralità del luogo lasciava ipotizzare che il nascondiglio fosse uno dei più azzeccati.
Ma non è sfuggito al fiuto degli agenti del commissariato e del gruppo cinofili che hanno recuperato il prezioso fagotto.Dunque, sequestri e difficoltà nella grande "azienda" dello spaccio quando quelle partite vengono pagate ma non vendute, così come può pure accadere che venga invece dato un anticipo mentre il resto sarà saldato con una parte della vendita.
I rifornitori non aspettano e allora le conseguenze dirette si sentono sul mercato.Ma nel ginepraio dello smercio è difficile districarsi e trovare le giuste rotte: pure le strategie devono,per forza, cambiare pelle continuamente.