Situazione esplosiva nella città termale, la rivolta dei profughi con ben quaranta richiedenti asilo denunciati dai carabinieri, fa risalire di nuovo la tensione in città. Già in passato c'erano state manifestazioni e proteste per avere servizi migliori da parte degli ospiti nei confronti delle coop, che gestiscono questo settore, ma di certo quello accaduto giovedì è un segnale preoccupante. Nei giorni passati tra l'altro c'erano stati interventi anche dei partiti politici, Pd e Udc in particolare, che avevano sottolineato tale situazione, ricordando come Fiuggi ospiti un numero, alcune centinaia, altamente superiore rispetto a quelli previsti dalle direttive che prevedono 2,5 profughi ogni mille abitanti. I quaranta immigrati, ospitati nell'ex Hotel Oxford, hanno lamentato il dichiarato "ritardo nella consegna della paghetta". Alle proteste verbali sono poi passati a danneggiare l'arredamento della struttura.

Solo il pronto intervento dei carabinieri ha evitato altre conseguenze con la denuncia per danneggiamento e violenza privata. I profughi rischiano il ritiro del permesso di soggiorno e di conseguenza il possibile rimpatrio. Sulla vicenda interviene Fernando Incitti coordinatore provinciale di Casapound. «Come molti di voi ricorderanno, il 29 luglio mi sono recato presso l'ex Hotel Oxford di Fiuggi, per fare luce sulla situazione di uno degli alberghi che ospitano immigrati nella cittadina termale. Io e i miei militanti, mostrammo a tutti qual'era la situazione e quello che emerse: struttura autogestita completamente nell'anarchia. Nei giorni successivi, come consuetudine fummo pesantemente attaccati dal centrosinistra e in particolare dal Pd, ma anche da esponenti del centrodestra e dal M5S, che "condannavano'" il nostro operato e che come al solito chiedevano a gran voce denunce, interventi della prefettura e chi più ne ha ne metta, con giorni di dure polemiche sulla stampa riguardo l'accaduto. Giovedì queste persone hanno messo a ferro e fuoco l'albergo. Adesso sarebbe lecito aspettarsi delle risposte dal Pd e da quei politici che inveirono contro di noi».