Lite violenta per questioni di confine. Un'allevatrice di Vallerotonda rompe ogni indugio e denuncia il suo vicino. Sarebbe stata la rivendicazione della proprietà di un appezzamento a generare profondi dissapori tra un pensionato e l'allevatrice di Vallerotonda che nell'ultima settimana ha presentato due denunce ai carabinieri della locale Stazione, della Compagnia di Cassino coordinata dal capitano Ivan Mastromanno e dal tenente Raucci.
Stando a quanto dichiarato dalla cinquantenne, nell'ultima settimana le parole avrebbero lasciato posto a due episodi gravissimi: due minacce con fucile e pistola per indurla a "liberare il campo".

Le minacce
Le minacce per ribadire la proprietà di quel pezzo di terra - che la signora invece rivendica come suo - non sarebbero state soltanto verbali. Prima frasi scomposte, poi toni aspri e ineducati. Fino a che, stando alla ricostruzione dell'allevatrice, il suo vicino avrebbe imbracciato il fucile e le avrebbe detto di uscire dalla sua proprietà altrimenti le avrebbe fatto «assaggiare i colpi del fucile».
Per rendere chiara la rivendicazione, dopo che la cinquantenne avrebbe chiesto di prendere visione dell'atto di proprietà del terreno, il vicino avrebbe anche piantato dei cartelli di proprietà privata. Qualche giorno dopo, sempre per le stesse ragioni, il pensionato avrebbe minacciato l'allevatrice con una pistola.
Due le denunce presentate dalla donna alla Stazione dei carabinieri: saranno i militari, ora, a dover ricostruire l'accaduto e valutare le diverse posizioni. Indagini in corso.