Era accusato di estorsione e di maltrattamenti in famiglia. Violenze fisiche e morali e danneggiamento dei mobili di casa per avere i soldi per la droga. È l'accusa per la quale, ieri mattina, è stato processato il ferentinate Giorgio Ventura, 24 anni.
Davanti al gup Ida Logoluso, l'avvocato Mario Cellitti, difensore dell'imputato, ha chiesto un processo con il rito abbreviato, condizionato alla perizia psichiatrica del dottor Carlo Pizzutelli. Certificati alla mano, il legale ha evidenziato un disturbo antisociale e la politossicodipendenza del ragazzo.
Questi era accusato di aver minacciato e vessato madre e nonni per avere 220 euro, in più episodi, nel periodo che va da marzo ad agosto 2016. In quelle occasioni avrebbe anche danneggiato casa. Al termine del processo, il giudice ha assolto Ventura dal reato di estorsione e lo ha condannato a un anno e due mesi per il maltrattamenti in famiglia.
Nel primo caso, la difesa ha fatto leva su una causa di non punibilità trattandosi di parenti diretti e della casa di famiglia, che ha subito danni. Nell'altro caso, le accuse sono state ritenute fondate dal magistrato. Contro la cui sentenza, comunque, la difesa ha preannunciato ricorso in appello.