Sgominata la banda degli autogrill. In quattro ieri sono stati raggiunti da altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere per furto aggravato commesso in danno dei camionisti. A far partire le indagini, l'assalto a un autotrasportatore in sosta nell'area di servizio Tevere a Viterbo: era il 28 ottobre scorso quando la prontezza degli agenti della Sottosezione A1 di Cassino, agli ordini del comandante Giovanni Cerilli, ha permesso di recuperare l'intero carico. La vittima riferiva di essere stato derubato da ignoti mentre dormiva: qualcuno aveva divelto il portellone posteriore del mezzo pesante e portato via capi d'abbigliamento per bambini. A seguito di quel furto sono stati intercettati un furgone bianco e una Fiat Punto.
A bordo dell'utilitaria un uomo, dopo le "dovute" segnalazioni, ha gettato il cellulare nel fossato. È da quel cellulare, poi, che gli agenti di Cassino dopo aver recuperato il carico arriveranno a evidenziare alcune chiamate tra il conducente del furgone e quello dell'utilitaria prima del rinvenimento dei pacchi rubati. Per tutti i soggetti coinvolti, grazie alle risultanze della pg della Sezione di polizia stradale di Viterbo e degli agenti della Sottosezione di Orvieto e Cassino, il gip di Viterbo ha emesso una nuova misura cautelare degli arresti domiciliari per i quattro residenti a Napoli. Al vaglio della polizia altri colpi, sempre nelle aree di servizio anche della zona, che potrebbero essere attribuiti ai quattro.
Sempre ieri gli uomini del comandante Cerilli hanno intercettato un latitante rumeno, finito ora nel carcere di Cassino. L'uomo, con numerosi "alias", fermato a bordo di una Skoda Octavia in compagnia di un concittadino, avrebbe fornito ai poliziotti solo le sue generalità, senza mostrare documenti. Dai riscontri è emerso a suo carico un ordine di carcerazione emesso dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina.