"Questo non è amore"… la Polizia di Stato prosegue il suo impegno costante contro le violenze di genere e a sostegno delle vittime, anche con la presenza di personale specializzato. Un validissimo supporto è rappresentato, nella nostra provincia, dalla professionalità del Direttore Tecnico Capo Psicologo dr.ssa Cristina Pagliarosi, in servizio presso la Questura di Frosinone. L'esperta è intervenuta questa mattina al convegno "Per Lei", organizzato da Famiglia Futura e riguardante il tema dei maltrattamenti. Nel corso dell'appuntamento, la specialista ha consigliato alle vittime di non nascondersi dietro il muro del silenzio, ma denunciare.

Oltre alla tutela offerta dalla legge, che va dagli strumenti dell'ammonimento al divieto di avvicinamento fino ai domiciliari e al carcere per i casi più gravi, si è parlato della battaglia più importante, ossia quella della prevenzione. Informare e far superare la mentalità di sopraffazione, intercettando possibili comportamenti violenti e intimidatori, sono gli obiettivi che quotidianamente la Polizia di Stato si pone.

In questa prospettiva, si muove l'adozione dall'inizio dell'anno del protocollo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite) da parte di tutte le Questure d'Italia. La procedura consente agli equipaggi di Polizia, chiamati dalle sale operative ad intervenire su casi di violenza domestica, di sapere se ci siano stati altri episodi in passato nello stesso ambito familiare. Tutto ciò attraverso una pratica che prevede la compilazione di checklist che, anche in assenza di formali denunce, spesso impedite dalla paura di ancor più gravi ritorsioni, permettendo di tracciare situazioni di disagio con l'obiettivo di tenerle costantemente sotto controllo e procedere all'arresto nei casi di violenza reiterate.

"E' necessario dare alle vittime  un forte  segnale a reagire,  non  rimanendo intrappolate nell'illusione della relazione vissuta: questo passo è possibile quando noi, che viviamo una vita di rispetto e nel rispetto, riusciamo ad infondere speranza di una vita di qualità per chi la qualità la sogna soltanto", con queste parole la dr.ssa Pagliarosi ha invitato i ragazzi, presenti al convegno, ad empatizzare  con chi le vittime di maltrattamenti, così da gettare un ponte di collegamento che dia una prospettiva diversa alle donne che hanno subito simili situazioni.