Prima il danno con il mancato rinnovo del contratto. Poi la beffa: con l'indiscrezione, trapelata da Pomigliano, secondo la quale per sostituire alcuni lavoratori mandati a casa potrebbero arrivare dei trasfertisti dal sito campano.
Quindi, ieri, lo schiaffone finale: un operaio, rappresentante sindacale dell'Ugl, sospeso dalla fabbrica per abuso della 104. Nella sostanza dei fatti l'azienda contesta al lavoratore-sindacalista il fatto che svolgeva un'altra attività durante le ore di permesso. Adesso dovrà dimostrare la sua innocenza, ma tanto basta ai 532 giovani messi alla porta da Fca dopo otto mesi durante i quali hanno dato l'anima all'azienda - in fabbrica anche con l'influenza senza mai chiedere un permesso proprio per mostrare la massima serietà e per tenersi stretto il posto di lavoro - a salire sulle barricate e a gridare allo scandalo.
Ieri mattina circa 300 giovani dei 532 erano riuniti presso la sala riunioni dell'Hotel "Il Boschetto" e da li è partito il fuoco di fila. Prima frasi a mezza bocca, commentando la notizia pubblicata sui giornali. Poi qualcuno è sbottato: «Ecco il criterio di selezione utilizzato dall'azienda. Non si valuta la meritocrazia: noi che abbiamo buttato il sangue sulla catena di montaggio ci ritroviamo sbattuti fuori mentre qualcuno addirittura abusava di permessi che noi invece neanche avevamo».
E se gli fai notare che ancora non c'è nessuna certezza dell'abuso, che il lavoratore potrà dimostrare la sua innocenza e che comunque in ogni caso l'azienda ha provveduto intanto a sospenderlo, i ragazzi, ancora con il livido della botta subita il 31 ottobre hanno la risposta pronta. E, quasi in coro, pur parlando all'interno di un incontro organizzato da un sindacato, tuonano: «Questo fanno i nostri rappresentanti! Ecco chi sono i sindacalisti in Italia! Come possiamo pensare che persone così ci avrebbero tutelato?». Sotto accusa, insomma, finisce non solo il singolo operaio Rsa, non solo l'Ugl, ma i sindacati nel loro complesso. I segretari delle varie sigle, a partire proprio dall'Ugl e fino alla Uilm che ieri ospitava l'incontro, preferiscono non commentare e attendono l'esito finale della vicenda. Ma qualcuno, seppur mantenendo l'anonimato, sfoga il suo pensiero: «Non so se il lavoratore in questione sia o meno colpevole. Ma non credo alle coincidenze. Come mai è scoppiato proprio ora questo scandalo? Non sarà mica una mossa di Fca per distogliere l'attenzione dei media dal fatto che ha lasciato a casa 532 ragazzi da un giorno all'altro ed è in forte difficoltà sul mercato?